Quantcast
Channel: Finzioni Magazine
Viewing all articles
Browse latest Browse all 3302

Marco Lazzarotto – Il ministero della bellezza

$
0
0
Aquarium-48351

Una domenica pomeriggio uggiosa. Fuori piove, la luce è plumbea e accendere le lampadine darebbe alla stanza un tono ancora più spettrale. Tu sei lì, seduto prima al tavolo, poi steso sul divano a darti pugni in testa e devi immaginarti come far andare avanti una storia che stai inventando. Nulla. Non ti viene in mente niente. Blocco totale, pieno di premesse e vuoto di conclusioni, archi narrativi che, come ponti costruiti solo a metà, costringono le macchinine delle idee a cadere giù, all'improvviso, nelle acque fredde e tumultuose del tornare in ufficio dalle 9 alle 18, altro che stare a casa bello comodo a – pfui – inventare storie.

In questi casi, che succedono più spesso di quanto si possa immaginare, il miglior consiglio possibile per superare l'empasse è: "metti i personaggi in una situazione e guardali da fuori, per vedere che cosa fanno". Sembra una minchiata ma tutt'altro. Funziona da dio. Bene, non so se Marco Lazzarotto abbia avuto questo tipo di problema, so però che questo bel libro funziona esattamente così: metti i personaggi in una situazione e guardali da fuori, il resto si scrive da solo, perché sono i personaggi che si muovono per i fatti loro, se li hai dotati dei giusti strumenti; sono gli archi narrativi che, per simmetria ed enantiomorfismo, si completano perfettamente, unendo le due sponde: il foglio bianco di word e quello tutto scritto del contratto con l'editore. 

ministero Marco Lazzarotto   Il ministero della bellezzaAllora io mi immagino Marco Lazzarotto che dice: creiamo una situazione e vediamo che succede. E, intanto che ci sono, questa situazione me la immagino un po' strana: in un'Italia uguale alla nostra c'è questo parrucchiere cieco che diventa ministro, e il suo ministero è quello della bellezza. Il suo compito è riconfigurare ogni aspetto della società secondo rigidi canoni estetici. Immaginata la situazione, iniziano a venire da sè le conseguenze dirette: divieto d'ingresso in centro se non sei abbastanza bello, obbligo di giacca e cravatta anche per chi lavora in casa, test di pre-gravidanza per stabilire il grado di bellezza del nascituro, eccetera. Una vera e propria callistocrazia.

(tra l'altro Lazzarotto non è nuovo a certe invenzioni letterarie: da recuperare assolutamente il suo primo libro, Matteo B. Bianchi ne parla bene qui)

Costruito il contesto, ora non serve altro che buttare un po' di personaggi nella mischia e vedere dove li portano le loro gambe. C'è Matteo Labrozzo, giovane scrittore poco promettente con i capelli che si diradano a una velocità vertiginosa, la sua fidanzata e convivente Lisa e il già citato parrucchiere cieco Dominic Ardemagni. Abbiamo tutto per mettere in piedi una bella storia che funziona. E infatti viene fuori una bella storia che funziona – e che non vi racconteremo, altrimenti che gusto c'è?

Il gusto è quello della narrazione come rete di sicurezza della creatività: se sei abbastanza bravo a costruire il contesto e la situazione, se riesci a dare vita e umanità ai tuoi personaggi, se ti fidi delle storie, allora le storie vanno avanti da sole. Basta solo una spintarella. 

Marco Lazzarotto – Il ministero della bellezza – Indiana Editore 2013 – 280 pagine – 17 euro e cinquanta

L'articolo Marco Lazzarotto – Il ministero della bellezza sembra essere il primo su Finzioni.


Viewing all articles
Browse latest Browse all 3302

Trending Articles