
(photocredit: sociable)
Sì, ammetto che il titolo di questo articolo non è tra i più felici, ma spero possa comunque rendere l'idea. Tanto per cambiare si torna a parlare di Amazon, un argomento che ormai viene fuori ogni due per tre e che sta pian piano monopolizzando l'attenzione di chi vuole parlare di libri. Perché più passa il tempo e più la Grande A sta diventando in qualche modo sinonimo di libri, attraverso un percorso che l'ha vista essere prima pioniera della vendita online, degli e-reader e del self-publishing, poi paladina della libertà nel dibatitto sulla legge-Levi, ma anche bestia nera dei librai e di recente addirittura fuorilegge che evade le tasse e che terrorizza i propri dipendenti con guardie neonaziste. L'ultima è che Amazon è diventata ufficialmente un marchio editoriale.
Piglia tutto in senso stretto, quindi. L'azienda di Jeff Bezos ricopre contemporaneamente tutte le posizioni possibili all'interno della filiera del libro. Badate, non è nulla di nuovo, poiché abbiamo già in Italia casi analoghi di editori che possiedono sia catene di librerie sia canali di distribuzione (Feltrinelli Editore possiede le omonime librerie e la PDE, Messaggerie è legata al gruppo GEMS e a IBS, Mondadori promuove, distribuisce e vende), ma sarà che il caso Amazon – proprio perché sempre al centro della scena – è parecchio eclatante. Un po' come in politica, dove la discutibilità morale è condivisa dai più ma che, esasperata nel singolo, viene percipita come un requisito esclusivo. Ciò non toglie che Amazon sia un esempio tanto tipico quanto emblematico e che, proprio per questo, diventa un argomento sempre più sfuggente e difficile, dove giusto e sbagliato si rincorrono a vicenda.
Per tornare alla notizia principale, Amazon ha annunciato la nascita di due etichette o collane editoriali. Una è "Little A", sostanzialmente una costola dove verranno inseriti molti dei titoli già auto-pubblicati grazie alla piattaforma di self-publishing. Un po' più interessante è "Day One", collana esclusivamente digitale che pubblicherà "short stories from debut writers". Per ora ci sono solo titoli in inglese ma, con ogni probabilità, in futuro Amazon Edizioni offrirà i suoi servizi anche ad autori e lettori italiani. Perché Amazon detta le regole del gioco, qualunque esso sia, e a noi non resta che osservare con attenzione, senza mai smettere di borbottare.
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