
I normali mezzi di trasporto, quelli comuni, funzionano anche se ne ignoriamo i meccanismi che li governano. Diciamo "la maggior parte di noi" ignora i motivi che portano la benzina ad esplodere e spingono le macchine da un distributore all'altro. Non è così per l'astronave di cui parliamo oggi: l'astronave Cuore d'oro funziona con la propulsione d'improbabilità.
La Propulsione d'Improbabilità Infinita è un metodo nuovo e meraviglioso per attraversare le enormi distanze interstellari in un nientesimo di secondo, un metodo che permette di abbandonare definitivamente quella noiosa schifezza che è l'iperspazio.
Molti l'avranno già capito, stiamo parlando del libro Guida Galattica per autostoppisti. L'astronave Cuore d'oro viene rubata da Zaphod Beeblebrox, presidente del Governo Galattico Imperiale (come si vede che parliamo di fantascienza: un presidente che ruba!). Per fortuna salva, molto improbabilmente, Athur Dent e Ford Perfect, che erano appena scappati da un'astronave Vogon… storia lunga. Ok, ma com'è fatta l'astronave?
…un’enorme astronave lunga centocinquanta metri: era a forma di lucida scarpa da corsa, ed era bianchissima e straordinariamente bella. Nel cuore dell’astronave, non vista, c’era una scatolina d’oro che racchiudeva il congegno più inconcepibile che fosse mai stato pensato, un congegno che rendeva quell’astronave unica nella storia della Galassia, un congegno che aveva dato il nome all’astronave stessa: il Cuore d’Oro.
Ovviamente nel film per il cinema è cambiata la forma. Perché? Chiedetelo al regista. In realtà ci sono domande più pregnati che siamo portati a farci, leggendo quel libro. Ma l'astronave che si muove grazie al caso è una delle poche certezze: come un amico fidato è proprio dove deve trovarsi, quando deve trovarsi lì. Certo, rimangono moltri altri quesiti a cui ora non posso rispondere. Avete altri dubbi? Allora 42.
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