“No, i fumetti sono cose da uomini!” (cit. il bancario sul regionale delle 16:42).
Era un pomeriggio di primavera come tanti. Stavo sfrecciando per la campagna padana con il mio regionale delle 16:42 quando, tra un imprecazione contro il riscaldamento acceso e uno contro i finestrini ovviamente bloccati, ecco apparire due affascinanti banchieri con la ventiquattrore sotto braccio intenti a dialogare di libri e, udite udite, di fumetti. Stupita dall’argomento della loro chiacchierata post lavoro, fingo indifferenza ma, con sguardo indiscreto, comincio a origliare la conversazione. Quanto mai! Da esemplare affascinante, uno dei due bancari si trasforma presto nel classico maschilista che, dall’alto delle sue letture e conoscenze, spiega all’amico: “No, i fumetti sono cose da uomini!”. Mai frase fu più stereotipata di questa! E Yatuu, caro banchiere, dove me la lasci? Io, laureata, motivata.. sfruttata.. in stage! ti pare una lettura da ragazzo?
Indignata (come ogni pendolare che si rispetti) scendo dal treno con la piena consapevolezza che nel mondo serva un pezzo di VeNerdate dalle quote rosa, un vero e proprio consiglio tutto al femminile dedicato a uno dei volumi che più amo e più rileggo, una sorta di propaganda femminista contro quei pregiudizi che ancora non sono stati annientati: i fumetti sono anche cose da donne… e che donne! Perché, volontariamente o non, Hop Edizioni ha pensato proprio alle ragazze quando ha deciso di tradurre e pubblicare alcune delle strisce più divertenti ed esilaranti di Yatuu, una delle fantastiche blogger francesi (tra cui la bellissima e bravissima Pénélope Bagieu) che quotidianamente raccontano le loro avventure con schizzi spiritosi e rigorosamente "femminili". Ovviamente, per “blogger” non intendiamo stilose femminucce diventate famose grazie a selfie condivisi su Instagram così come “femminili” non sta per tacchi alti, trucco alla Clio Make Up e manicure perfetta.
Io, laureata, motivata… sfruttata… in stage!, per darvi un esempio, è la raccolta delle più spassose avventure da stagista di Yatuu, all’anagrafe Cyndi Barbero, presso cinque diverse agenzie pubblicitarie. Perché si sa, c’è la crisi e nessuna azienda ha la possibilità di assumere, ma il lavoro qualcuno deve pur farlo, e a occuparsene ci sono bellissimi giovani volenterosi (e laureati!) i quali, pur di accumulare esperienza, si lanciano in incredibili (e disperate!) imprese lavorative. Yatuu ha raccontato tutto ciò nel suo blog per poi approdare alla collana La vie en rose di Hop Edizioni, una “pink strategy” (come la chiama la casa editrice) il cui ingrediente principale è un "catastrofico humor". E così, tra notti passate in taxi per tornare a casa e caffè da portare al datore di lavoro nella speranza di essere notata, tante lettrici si potranno identificare nella stagista senza vita sociale, pronta a lottare per i propri sogni e le proprie ambizioni.

E ora, caro bancario tuttologo, pensi ancora che i fumetti siano solo "cose da uomini"?
P.S. A tutti gli stagisti dall'animo turbolento: Yatuu, oggi, non è più una stagista sottopagata. La speranza è l'ultima a morire.
Yatuu, Io, laureata, motivata.. sfruttata.. in stage!, Hop Edizioni, 96 pp., euro 11
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