
Foto: il modello di Mark Corker
Mark Corker, fondatore della piattaforma di self-publishing Smashwords, ha recentemente elencato, in un articolo sull'Huffington Post, i motivi per i quali, a suo parere, nel 2020 gli autori di self-publishing avranno il 50% del mercato. Il decalogo sembra di per sé molto persuasivo, anche se c'è da tenere in conto che, innanzitutto, naturalmente Mark Corker è di parte, e che sicuramente in una realtà come quella dell' Europa continentale sarà più difficile arrivare a far percepire un ebook auto-pubblicato alla stregua di un testo edito da una casa editrice e stampato. Non a caso, gli ebook qui si sono fatti largo più a fatica, e le barriere linguistiche rendono più difficile ottenere una visibilità globale.
Ecco il decalogo di Corker:
1) Il libro cartaceo è in declino: la migrazione verso gli ebook è inarrestabile, visti i vantaggi offerti dagli ereader in termine di comodità, facilità di acquisto, ampio catalogo a disposizione negli online store, costo inferiore.
2) Le librerie tradizionali stanno scomparendo: Già in difficoltà contro le grandi catene di distribuzione, le piccole librerie sono in via d'estinzione. Unico modo di salvarsi è snaturarsi e diventare, per esempio, librerie-caffé. Questa è una cosa che non fa piacere a nessun amante dei libri e della lettura, ma purtropo è un dato di fatto. Inoltre, il fenomeno rispecchia le tendenze del mercato: infatti sono sempre più spesso i best seller ad essere acquistati, a scapito di libri più insoliti, suggeriti dalla cultura di un libraio.
3) La forza contrattuale degli editori si riduce agli occhi degli autori: Tolta la necessità di affidarsi alla grande distribuzione, con gli ebook gli autori sono liberi di distribuire le proprie opere senza sentirsi costretti a passare attraverso le case editrici per aver maggiore visibilità. La distribuzione resta un bisogno legato allo stampato, e comunque per questo molti aspiranti scrittori vi sono legati. Tuttavia, quando il libro cartaceo perderà seguito, essa non sarà più così necessaria.
4) Gli autori indipendenti sono ormai in grado di produrre pubblicazioni degne di professionisti: L'esperianza di Smashword testimonia che ormai gli autori indipendenti siano in grado di proporre libri di livello, che non hanno nulla da invidiare ai testi proposti dagli editori tradizionali. Di fatto, i testi auto-pubblicati sono competitivi in termini di qualità, ma finiscono per costare molto meno ai lettori. Di conseguenza, hanno potenzialità per sbaragliare la concorrenza sul mercato, dal momento che possono rivaleggiare in qualità con testi proposti a costi molto più elevati.
5) Gli autori che si auto-pubblicano non sono più visti negativamente come una volta: Ormai gli autori indipendenti sono ritenuti cool, e hanno il rispetto dei lettori. La loro capacità di pubblicare con professionalità ha riabilitato l'intera categoria: scrittori che si autopubblicano sono ormai in grado di incontrare i favori del pubblico e fare da modello a tutti gli aspiranti scrittori, non più scoraggiati all'idea di incontrare rifiuti su rifiuti da parte delle case editrici, ma consapevoli di potercela fare anche da soli.
6) Il numero di ebook autopubblicati esploderà: Con l'aumento di credibilità del self-publishing, molti esordienti sceglieranno questa strada come loro prima scelta. La concorrenza sarà altissima anche perché gli esordienti si getteranno sulle piattaforme di distribuzione di ebook gratuiti per ottenere visibilità sulle piattaforme globali di distribuzione.
7) Gli autori indipendenti di successo sono ora i modelli della prossima generazione di scrittori: I nuovi autori indipendenti sono ora sempre presenti nelle classifiche dei libri più venduti, e fanno da esempio alla prossima generazione di scrittori, condividendo i segreti della loro scalata al successo. Gli autori indipendenti infatti spesso si aggregano in collettivi fondati apposta per aiutare nuovi scrittori.
8) Gli autori stanno scoprendo le gioie del self-publishing: Indipendenza creativa totale, ben lungi dalla necessità di modificare i testi e il proprio futuro nel mondo dell'editoria a causa di metriche commerciali: tutto questo è concesso a chi si autopubblica, senza contare che un autore indipendente ha un ritorno sulle royalty alto fino a cinque volte in più rispetto ad un autore che pubblichi con editori tradizionali.
9) I lettori non sono più interessati ad avere il marchio della casa editrice su un testo: Ormai per i lettori conta l'autore, come brand, non la casa editrice. Gli autori si costruiscono un brand distribuendo testi gratuitamente o con sconti ingenti, in modo da costruirsi un seguito ed un brand più rapidamente di quanto non sarebbe possibile sotto l'egida di un editore tradizionale.
10) C'è sempre più attrito tra scrittori ed editori: Gli scrittori sono arrabbiati, e ormai desiderosi di indipendenza. Non vogliono più subire rifiuti. Sanno che non hanno più bisogno di passare attraverso le maglie dell'editoria, desiderano royalty più alte, più trasparenza, dati sulle vendite e pagamenti più rapidi, clausole di revisione più generose, più controllo sulla scelta di copertina e packaging e più supporto post-pubblicazione. Secondo le case editrici, tutto questo non è realistico. Tuttavia, se le case editrici non saranno in grado di accontentare queste richieste, uno shift importante degli autori verso l'autopubblicazione è da tenere in conto.
Staremo a vedere.
L'articolo Nel 2020 gli autori di self-publishing avranno il 50% del mercato, per 10 motivi sembra essere il primo su Finzioni.