
Questo è l'ultimo post che scrivo per Traveler's Cheques, perché dal mese prossimo la rubrica diventerà tutta a cura di Marco Combi, questo mi riempie il cuore di gioia da un lato (Marco è bravissimo) ma dall'altro mi impone il dovere di salutarvi come si suole in questi casi.
Allora ho pensato a lungo di cosa scrivere. Ho pensato alla Provvidenza, la barca dei Malavoglia, ma porta al naufragio, non è il nostro caso.Quindi, e invece, ho preferito scrivere di qualcosa di più fico e colossale. Anzi no, dai.
Non per frustare la vostra sete di nuovi libri, ma proprio per farvi venire ancora più voglia di viaggi, di mezzi e di letture, credo sia meglio salutarvi con il maestro Emilio Salgari. Verso la fine fine del romanzo La regina dei Caraibi (il secondo romanzo del ciclo dei pirati dei Corsari delle Antille):
L'indomani Carmaux, Moko, Wan Stiller e gli indiani , perlustrando la spiaggia, trovavano sulla sabbia la corona ed il mantello di piume della regina e la misericordia del Corsaro. Contate le scialuppe, avevano trovato che ne mancava una. (…)Il Corsaro Nero era scomparso senza lasciar traccia in nessuna terra. Solamente sei anni più tardi…
Vedete, il bello della letteratura è questo: che si arriva alla fine di un libro e non si è mai soddisfatti, manca sempre una scialuppa, c'è sempre qualcosa da aggiungere, qualcosa che non torna. Solitamente è un altro libro da leggere. In realtà non sappiamo se il Corsaro Nero è scomparso, se è veramente sopravvissuto, ma manca una scialuppa e questo ci basta per sperare e per continuare a leggere.
Quindi, mentre finisco di scrivere questo post, mi auguro che ognuno abbia sempre una scialuppa che lo lasci sperare e, soprattutto, un Corsaro Nero da ricercare in qualche altro libro. Buon viaggio!
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