Tennis e letteratura stanno diventando un binomio sempre più frequente. Secondo David Foster Wallace il tennis può essere un'esperienza religiosa e Agassi ci ha stupiti tutti con la sua autobiografia di grande successo. Chi avrebbe potuto immaginare però che uno scrittore come JM Coetzee, sempre avaro nel rivelare dettagli sulla sua vita privata, potesse dichiarare la sua profonda passione per il tennis in una corrispondenza con Paul Auster.
I due scrittori si sono conosciuti nel 2008 e da allora hanno deciso di iniziare un'amicizia epistolare nella quale affrontano diversi temi, come la filosofia, la finanza e la loro passione comune per lo sport e in particolare per Federer. La corrispondenza è diventata un libro dal titolo Here and Now, uscito proprio questo mese in lingua inglese.
In un articolo dedicato al libro uscito su The Independent, si parla del legame di Coetzee con il tennis. Lo scrittore sudafricano si definisce uno sportivo da poltrona e in una lettera del 2009 scrive ad Auster che guardare lo sport in TV è una perdita di tempo tranne quando gioca Roger Federer. Coetzee definisce il tennis di Federer «something like the human ideal made visible» e che vederlo giocare è come ammirare un'opera d'arte.
Se è una perdita di tempo perché secondo lo scrittore sudafricano le persone seguono lo sport? Coetzee scrive ad Auster che secondo lui gli uomini hanno sempre bisogno di eroi ecco perché si appassionano allo sport.
Due scrittori così diversi che iniziano una corrispondenza e che trovano il loro punto d'incontro nel tennis è una storia affascinante. È bello immaginare anche come abbiano potuto affrontare gli altri temi trattati nella corrispondenza e non resta che gustarci, per ora in lingua inglese, le lettere tra i due grandi scrittori.
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