Natale è alle porte e come tutti gli anni ha pensato bene di arrivare senza darci il tempo di rendercene conto. Soltanto ieri era Ferragosto e oggi ci troviamo a un paio di settimane dal cenone della Vigilia senza aver acquistato un singolo regalo, né con uno straccio di idea. Partiamo da una premessa scontata quanto necessaria: regalare un libro is always a good idea. Con una sola spedizione in libreria potrete accontentare tutta la famiglia e inoltre allo stesso prezzo potete scegliere solo tra un paio di pantofole pelose e una tazza natalizia che avete già regalato decine di volte, delle quali almeno un paio alla stessa persona.
Approfittate dunque di questo weekend lungo per fare un salto nella vostra libreria del cuore. E se a Natale, come tutto l’anno d’altronde, ci tenete a mostrarvi up to date, ecco una lista di titoli per gente che vuole essere sul pezzo. Insomma, quei libri che, come suggerisce il Los Angeles Times, serviranno anche a ravvivare la conversazione davanti a un piatto di tortellini.
Partiamo dall’attualità, ovvero dall’argomento che sta monopolizzando i media e le nostre bacheche di Facebook da un po’ di mesi a questa parte: lo Stato Islamico, Daesh per i più aggiornati, la difficile situazione in Francia e in generale il rapporto tra Occidente e mondo islamico. Stupite tutti tirando fuori dal sacco di Babbo Natale Sottomissione e urlando al vostro prozio tuttologo che Houellebecq aveva capito tutto ben prima di lui (anche se chi ha letto davvero il libro sa che non è esattamente così). Il romanzo, di per sé atteso come ogni nuovo titolo del controverso scrittore francese, è stato senza dubbio uno dei casi editoriali dell’anno, anche grazie alla coincidenza tra la sua uscita e i fatti di cronaca legati all’attentato alla sede di Charlie Hebdo.
Per quelli che hanno parenti attenti all’attualità, ma più interessati ai fatti di casa nostra, il Vatileaks 2 rappresenta un’ottima occasione. I libri di Nuzzi e Fittipaldi, rispettivamente Via Crucis uscito per Chiarelettere e Avarizia pubblicato da Feltrinelli, vanno un casino quest’anno, non solo perché lo scandalo Vaticano è di per sé garanzia di successo di vendite, ma anche per le implicazioni giudiziarie della vicenda, che vi ha spiegato bene qui la nostra Amelia.
Ma lasciamo la politica, pur rimanendo ancorati al momento. Quale anno migliore di quello che ci lasciamo alle spalle per premiare chi ha saputo parlare con coraggio, descrivere la realtà che abbiamo davanti con l’impegno della giornalista e lo stile della grande scrittrice? Queste le motivazioni che hanno permesso a Svetlana Aleksievič di aggiudicarsi il Premio Nobel 2015 per la Letteratura, sbaragliando nomi ben più noti. E la sua mancata notorietà gioca a vostro favore: difficile che qualcuno vi risponda che l’ha già letto. In Italia alcuni suoi titoli sono pubblicati da Bompiani, tra i quali Tempo di seconda mano, altri da edizioni e/o.
E rimanendo in casa e/o, quest’anno la casa editrice fondata dai coniugi Sandro Ferri e Sandra Ozzola vince tutto, soprattutto grazie alla loro scrittrice di maggior successo, Elena Ferrante. L’ultimo segnale dello straordinario interesse verso la nostrana Ferrante oltreoceano è il fatto che The story of the lost child, il quarto capitolo della tetralogia dell’Amica geniale, è entrato nella lista dei 100 migliori libri dell’anno secondo il NYT. L’unico altro italiano a farle compagnia è un certo Primo Levi, la cui opera omnia è stata da poco edita e curata per il mercato US da Ann Goldstein, traduttrice anche della Ferrante. Quindi, se la Ferrante Fever ha lasciato miracolosamente indenne un vostro amico, collega o parente, Natale è il momento giusto per contagiarlo.
Non ci rimane che augurare un ottimo shopping natalizio a tutti i nostri lettori à la page!
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