
Il paragone tra l'industria musicale e quella libraria di recente è parecchio utilizzato. Gli ebook come gli mp3, le presentazioni come i concerti. Per la performance dal vivo è in atto una specie di seconda giovinezza: si vendono meno dischi, ma ci sono più concerti (che costano qualcosa in più rispetto a qualche anno fa). C'è un vero e proprio ritorno alla presenza, al contatto diretto con il pubblico, con i fan. E ciò riguarda anche il mondo dei libri, come mostra il simpatico episodio che ha visto protagonista Stephenie Meyer e i suoi lettori.
Per lei non servono molte presentazioni. Madre della saga di Twilight e indiscusso punto di riferimento nel marasma che ha portato i vampiri alla ribalta nelle librerie di tutto il mondo, la scrittrice si è recata nel Regno Unito in occasione della presentazione dell'adattamento cinematografico del suo The Host (in Italia L'ospite, per Rizzoli), romanzo estraneo alla trilogia di Bella Swan che parla di anime aliene infilate in corpi umani. Ebbene, per incontrare la propria beniamina, una corposa folla di persone è rimasta in fila per tredici ore. Lettori di tutte le età, dagli adolescenti ai cinquantenni, soprattutto donne. L'Indipendent ha raccolto le loro testimonianze e se ne leggono di tutti i tipi: Emma che ha caricato su YouTube centinaia di video in cui parla dei libri della Meyer, Elaine che gestisce il più grande sito dei fan di Twilight del Regno Unito. Più che a una presentazione, sembra di essere – appunto – all'apertura dei cancelli di un concerto. E la rockstar è Stephenie Meyer, una scrittrice da 100 milioni di copie.
Sappiamo tutti, tra l'altro, che le presentazioni dei libri raramente si rivelano davvero interessanti. Nella maggior parte dei casi il copione è sempre il solito e il momento topico non è tanto la chiacchierata dell'autore di per sé, quanto il finale. Con studiata umiltà, lo scrittore di turno annuncia che chi vuole può raggiungerlo per avere un autografo sulla sua copia. Ma intanto la fila si è già formata: qualcuno pensa tra sé e sé a come accattivare l'attenzione del Sommo sfruttando al massimo il suo minuto scarso a disposizione; qualcun altro si guarda intorno compiaciuto e sfoggia la pila con romanzi vecchi e nuovi da consacrare; quello in testa alla fila prova la fotocamera del cellulare e sistema la luminosità. Dopo che tutti ottengono l'agognata firma (i più fortunati rileggono con le lacrime agli occhi quel "con simpatia" o "in amicizia" impresso nero su bianco) l'atmosfera da concerto si allenta e i lettori/fan defluiscono contenti di non aver sprecato tutte quelle ore di attesa. La strada per rendere le presentazioni dei libri un evento davvero unico e interessante è ancora lunga, ma non è da escludere che un giorno anche al nostro scrittore preferito potremo urlare a squarciagola: bis!
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