Il presidente della Commissione Europea Juncker si è espresso così lo scorso sette maggio:
Nel 2016 la Commissione Europea proporrà la riduzione dell'IVA sugli eBook e i giornali online. Dobbiamo essere tecnologicamente neutrali.
La dichiarazione, twittata da un portavoce ufficiale, è stata riportata da ANSA. Un po' poco per ora, ma quando la proposta verrà messa in atto, a centinaia di lettori ed editori sembrerà finalmente di essere riusciti a far sentire la propria voce. Per affermare finalmente che Un libro è un libro.
La battaglia, come sappiamo, dura da tanto: l'ultimo aggiornamento, che abbiamo discusso in questo articolo, rappresentava una nota negativa per i lettori. Infatti a marzo l'Unione Europea aveva dichiarato gli eBook servizi elettronici e non beni. Perciò, su di essi non era ritenuta applicabile la riduzione dell'IVA. Così, in Francia e Lussemburgo, Paesi che avevano iniziato ad applicare un'IVA del 5,5% e 3% sugli eBook, era stato reso obbligatorio il ripristino dell'IVA a 20% e 17%. Anche in Italia la proposta di abbassamento dell'IVA sugli eBook al 4% era stato bocciata nello scorso novembre, nonostante le false speranze trasmesse da Franceschini.
Si sa da che parte stiamo noi di Finzioni: la redazione si è schierata a favore di una riduzione dell'IVA sugli eBook ai tempi della campagna #UnLibroèUnLibro. Per ora non si conoscono ulteriori dettagli, ma siamo impazienti. Certo è che, insieme ai lettori, anche i maxi-rivenditori di libri digitali faranno festa (tra cui Amazon, che esprime il proprio consenso): se le tasse saranno inferiori, ci si aspetta infatti un aumento delle vendite. Staremo a vedere se si arriverà finalmente a una conclusione per questa annosa vicenda.
To be continued…
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