La maggior parte delle persone con cui ho parlato o che ho letto su internet, ha odiato il finale di Lost. Ma proprio in maniera esacerbante. Gli ha causato un misto di delusione, rabbia e distacco da una serie che ci aveva fatto innamorare tutti fin dalla prima puntata. Ora, a me è piaciuto un sacco, ma le obiezioni più ricorrenti erano unanimi e si potevano sintetizzare in un unico e onnicomprensivo punto: non risponde alle domande che ha disseminato lungo la narrazione, non sviluppa né conclude gli indizi che ha sparso nelle stagioni precedenti. Non chiude il cerchio, insomma. Ecco, secondo me è proprio questo il punto: Lost non è una serie tv di risposte, ma di domande. Chiedersi i perché, in maniera razionale e sillogistica, vanifica e tradisce quello che JJ e compagnia pensante volevano raccontarci. E qui chiudo, altrimenti facciamo notte. Effettivamente, però, i Lost del titolo non sono solo i naufraghi dell'isola; siamo anche noi, che ci siamo persi nell'intrico di misteri e che, per ritrovarci, abbiamo aspettato il finale, caricandolo di aspettative per una salvifica e rassicurante closure, che non c'è stata e che ha fatto alzare molti sopraccigli.
Una cosa del genere, ma con meno sopraccigli, succede anche in Dinosauri, il primo romanzo di Giorgio Specioso, uscito da poco per Baldini&Castoldi. Perché Dinosauri è un libro che è ciò che dice, funziona allo stesso modo della storia che mette in discorso e, più di tutto, non risolve le domande con una risposta, ma con un finale, che è una cosa completamente diversa. Il libro parla di tre Grandi Eventi Nebbiosi che sono successi in un tempo non ben definito – potrebbe essere il presente o il futuro prossimo – e che hanno cambiato completamente la vita normale degli italiani. Un Grande Evento Nebbioso, per semplificare, è un momento in cui viene giù un gran nebbione per un po' di tempo e, quando sale, scopriamo che ha aperto un varco temporale inondando il presente con qualche souvenir del passato. Durante il primo evento, le strade sono state invase da paccottiglia e memorabilia direttamente dagli anni '70. In quello successivo ci è andata un po' peggio, perché dalla preistoria sono arrivati un sacco di dinosauri. Che, ovviamente, stanno spaccando tutto.
In questa situazione distopica si muovono i protagonisti, una famiglia soprattutto, con Beniamino, la moglie e il piccolo Raniero, bambino problematico se ce n'è uno. Poi arriva lo psicoterapeuta Silvano che sta costruendo un bunker antiatomico per salvare almeno i suoi pazienti dai dinosauri e un bellissimo finale, che ovviamente lasciamo a chi si farà il bel regalo di leggerlo. La cosa grossa di questo libro, secondo me, a parte l'originalità del tema, è il fatto che, per come è scritto e strutturato, funziona come i Grandi Eventi Nebbiosi che racconta tra le sue pagine. Perché non dà mai, né promette nessuna spiegazione di quello che sta accadendo. Cosa sono questi Eventi Nebbiosi? Perché accadono? Perché durante il primo sono arrivate chincaglierie dagli anni '70 e durante il secondo dei dinosauri? Nessun personaggio all'interno del romanzo se lo chiede mai. L'autore non se lo chiede mai. E, dopo averlo letto in un paio di giorni, pensandoci ho scoperto che anch'io non me lo sono mai chiesto. Non mi interessava.
Se ci pensate, è particolare: una storia fondata su premesse inspiegabili e inspiegate che non innervosisce né indispettisce chi la legge per la prima volta. Il problema infatti non si pone perché questo non è un libro sugli eventi nebbiosi, né sui dinosauri. Men che meno sugli anni '70. Come Lost non era una serie tv sul fumo nero, sugli orsi polari e su un buco magico che emette una strana luccicanza. Tutti questi strani eventi fungono piuttosto da differenziale: i personaggi si costruiscono a partire dalla loro interazione con gli eventi, da come si riconfigurano a partire da ciò che è successo. Senza curarsi troppo di ciò che è effettivamente successo. Un po' come l'acqua che prende la forma del contenitore in cui la versiamo: quando hai molta sete, non stai troppo a lambiccarti sulla strana forma della bottiglia. La prendi, la apri e la bevi, e basta.
Giorgio Specioso – Dinosauri – Baldini&Castoldi 2015 – 244 pagine – sedici euro
L'articolo Giorgio Specioso – Dinosauri sembra essere il primo su Finzioni.