Cari amici, buon anno.
Anche quest'anno, come ogni anno, il primo gennaio ho partecipato alla bellissima iniziativa - Bendati in libreria! iniziativa alla quale chissà quanti di voi avranno preso parte! – Per quelli che non la conoscessero, eccola spiegata in breve: il primo gennaio alle quattro del pomeriggio ci si da appuntamento in libreria – una qualunque – si entra pronunciando la parola d'ordine – Felice anno nuovo, fratello Kafka – e in men che non si dica si viene bendati dal proprietario della libreria – un bel foulard di raso nero viene posto davanti agli occhi, in modo che calino le tenebre, niente altro che le tenebre. Così, una volta bendati, si viene fatti girare su se stessi per tre volte e poi al grido di Kafka casca Kafka, si viene lasciati soli dentro la libreria, alla ricerca di un libro. L'anno scorso, il libraio si dimenticò di chiudere il cancelletto delle scale e alle 16:03 volai al piano di sotto fratturandomi una gamba e procurandomi ferite lacero contuse su tutto il corpo, più una fastidiosissima amnesia lacunare.
Quest'anno le cose sono andate un po' meglio, ma fino ad un certo punto: il cancelletto delle scale era chiuso, grazie a dio, e così sono riuscito a prendere il mio libro guida, perché lo scopo dell'iniziativa Bendati in libreria è quello di capire come andrà il tuo anno a seconda del libro che sceglierai – infatti, lasciandosi guidare unicamente dal proprio istinto, bisognerà scegliere un libro e a seconda della tipologia di libro, saprai se sarà un anno meraviglioso o un anno orribile.
Il mio, sarà orribile.
Un avamposto del progresso, Joseph Conrad , 124 pg – un'ora e venti minuti.
Premesso che ancora non l'ho letto e comincerò domani - quest'anno mi sono ripromesso serietà, e quindi ho deciso di non parlare mai di libri che ho già letto – questo libro c'ha un teschio in copertina; un teschio semi nascosto da foglie cadute e morenti. La copertina per inciso, come potete notare anche voi, è di una bellezza commovente e tra parentesi è una fotografia di Richard Mosse dal titolo Di gigli e resti scattata nel 2012 in Congo. Comunque, a parte la copertina, se già non bastasse come presagio di sventura, basta dare un'occhiata alla quarta di copertina:
…due belgi si vedono affidare una missione commerciale nel cuore dell'Africa, e si lasciano inconsapevolmente coinvolgere in un mercato di di schiavi, la cui scoperta segnerà l'inizio di un viaggio atroce nella follia e nella morte
E ma allora? È questo il modo dico io? Quindi cari amici il mio anno si prevede funesto.
E il vostro anno come sarà? Che libro avete scelto voi altri quando avete partecipato a Bendati in libreria?
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