Grazie a GoodEReader, apprendiamo che anche Macmillan ha intenzione di lanciarsi con un servizio di eBook in streaming accessibili attraverso un abbonamento. Lo scopo sarebbe, secondo il CEO John Sargent, quello di rivoluzionare i risultati di vendita online di Macmillan, che ora fattura il 64% attraverso Amazon. Da qui la necessità di provare un nuovo modello e rendersi più indipendenti rispetto al colosso dell'ecommerce che, come ben sappiamo, a volte ha rapporti piuttosto complicati con le case editrici.
Ecco la dichiarazione di Sargent:
Durante la nostra ricerca di nuovi punti di accesso al mercato, abbiamo considerato modelli di business alternativi, incluso quello di iscrizione ad un servizio di lettura in streaming. Molti di voi sanno che ci siamo a lungo opposti a questo modello. Siamo sempre stati preoccupati che questo tipo di proposta avrebbe fatto cambiato la percezione che il pubblico ha dei nostri libri, come se ne diminusse il valore. Nonostante questo rischio a lungo termine rimanga, abbiamo deciso di provare il servizio ad iscrizione nei prossimi mesi. Diverse società offrono piani «pay per read» che sono effettivamente molto vantaggiosi economicamente. Cercheremo di introdurre questo tipo di servizio con testi che non sono messi in evidenza negli store fisici, o ne sono esclusi del tutto. Il nostro mestiere è sempre stato quello di cercare di offrire al pubblico ampia distribuzione dei nostri libri, e data la situazione attuale e gli incentivi che abbiamo a disposizione, crediamo che sia il momento giusto per lanciare questo test.
Molto probabilmente, Macmillian firmerà accordi con Oyster e Scribd, per la distribuzione di eBook in streaming. Queste due società, infatti, non sono affiliate con Amazon, e questo è ovviamente un importante criterio di scelta per Macmillan.
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