Due giorni fa, domenica 22 Giugno, la polizia spagnola ha arrestato tre individui per sospette distribuzione e pubblicazione illecite su larga scala di libri digitali.
Qui il comunicato stampa.
La polizia, in borghese, ha piantonato otto diversi centri operativi dell'organizzazione tra Madrid e Sevilla per mesi: mega-copisterie private, in pratica, nelle quali gli uomini scannerizzavano opere di grandi autori, a migliaia, per poi salvarne i PDF e pubblicarli online illecitamente. Si stima che gli eBook pubblicati illegalmente siano intorno al migliaio, per 10 hard disk stracolmi di materiale pronto per la distribuzione di massa ed un valora ancora da stimare.
È stata la divisione per la protezione del copyright dell'Società generale Autori ed Editori a denunciare con assoluta certezza l'attività illegale in corso. Le autorità stanno indagando sulla pista di un'organizzazione asiatica, ma ancora non si sono pronunciate con certezza nemmeno riguardo alla colpevolezza degli uomini fermati ed ora in stato di arresto.
L'episodio non può che farci riflettere sull'innegabile importanza che gli eBook si sono guadagnati nell'economia globale: per un ladro, il crimine non sussiste se l'oggetto non ha valore. E qui il valore non sta soltanto nella proprietà intellettuale dei testi digitalizzati (anche molto male, probabilmente), ma nell'attività lucrativa che ne conseguiva, la pirateria — ovvero la pubblicazione su larga scala di questi eBook.
L'articolo Spagna: tre arresti per pirateria editoriale sembra essere il primo su Finzioni.