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Papà Castoro, ma con la Fender: Keith Richards e i libri per bambini

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Keith Richards, immortale chitarrista dei Rolling Stones, non è nuovo alle fatiche letterarie: la sua autobiografia, Life, scritta con l'aiuto del giornalista James Fox, è uscita nell'ottobre del 2010 in un volume di proporzioni da fermaporta e quasi 600 pagine di storie e aneddoti su uno dei chitarristi più carismatici degli ultimi cinquant'anni? E in effetti c'è poco da fare o da dire: se sei Keith Richards e sei riuscito a sopravvivere a te stesso ed arrivare alla veneranda età di 70 anni, allora puoi davvero fare quello che vuoi, persino scrivere un libro per bambini.

Wait, what? La notizia, in tutta la sua paradossalità, è proprio questa: questo martedì la casa editrice americana Little, Brown and Company (quelli che hanno pubblicato David Foster Wallace, per intenderci) ha annunciato la prossima pubblicazione del secondo libro firmato da Keith Richards, questa volta rivolto ai rocker più giovani, anzi, diciamo pure ancora in età da rotelline sulla bicicletta e luce notturna contro i mostri in camera: Gus & Me: The Story of My Granddad and My First Guitar uscirà per i tipi di Little, Brown in versione cartacea e ebook il prossimo settembre.

Gus & Me sarà uno spin-off autobiografico incentrato sull'infanzia di Keith Richards, ed in particolare sulla figura del nonno materno Theodore Augustus Dupree, musicista jazz che ha incoraggiato un giovanissimo Richards a imbracciare la chitarra e, a posteriori, a scolpire un pezzo di storia della musica. Il progetto sembra interessante e fatto col cuore (per quanto immagino che questo cuore sia ben protetto da strati su strati di assegni e banconote): alla composizione del libro parteciperà anche Theodora Dupree Richards, figlia di Keith e portanome del nonno, con una serie di disegni e collage a ricamo della storia vera e propria, a cui Richards sta lavorando insieme agli scrittori Barnaby Harris e Bill Shapiro.

Considerando che Little, Brown and Company aveva già sborsato qualcosa come 7 milioni di dollari per assicurarsi i diritti dell'autobiografia di Richards dopo averne letto soltanto 10 pagine (dieci pagine) di anteprima, le aspettative per questo suo secondo libro devono essere notevoli. Come notevoli devono essere stati i livelli di sopracciglia inarcate scetticamente di fronte a tale notizia: Keith Richards? Keith Richards?? Keith "Vado in Svizzera a farmi trasfondere tutto il sangue per liberarmi dall'eroina" Richards? Ci manca solo che Sasha Grey si metta a leggerlo negli asili. Oh.

La risposta del chitarrista/neo-scrittore ai propri detrattori è bella e definitiva: “Sono da poco diventato nonno per la quinta volta, quindi so bene di cosa sto parlando. Il legame che si crea fra nonno e nipote è speciale e unico, e per questo andrebbe conservato come un tesoro. Questa è la storia di uno di quei momenti magici, spero di riuscire ad essere un nonno tanto grande quanto lo è stato Gus per me." Keith Richards knows what he is talking about. 'Nuff Said.

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