
Cari amici, in questi giorni dovrebbe esservi stata consegnata nella vostra deliziosa cassettina della posta una busta bianchiccia, con il timbro “posta prioritaria” sulla destra e, sulla sinistra, in trasparenza, la scritta: sede di Torino v. Cernaria 33 10121 Torino RAI.
Ogni anno, puntuale come il biglietto d’auguri di Natale della zia Marisa, pace all’anima sua, la Rai Radiotelevisioneitaliana ti consegna i suoi personalissimi e graditissimi auguri di buon inizio anno.
Io, personalmente non conosco il contenuto di questa busta, dal momento che in vita mia non ho mai osato aprirla; mi sono però fatto diverse fantasie sul suo contenuto e alla fine sono giunto alla conclusione che all’interno ci sia un fogliettino azzurro con dei cuoricini e dei televisorini con gli occhi e la bocca sorridente, su cui sono impresse le seguenti parole:
Carissimo Federico, per il sesto anno consecutivo vogliamo complimentarci con te, che ancora resisti alla tentazione di rincoglionirti davanti a un televisore. Con stima e ammirazione, RAI Radiotelevisioneitaliana.
Quindi, un bel biglietto d’auguri e non un bollettino postale di 113,50 euri da pagare entro e non oltre il 31 gennaio, con eventuale mora per ogni giorno di ritardo.
Comunque, mentre mi facevo le mie fantasie e mi chiedevo se avessi dovuto comunque pagare il canone nonostante non avessi la tivì, mi sono domandato: ma Henry David Thoreau il canone lo avrebbe pagato?
Lui, che viveva nelle sponde del lago di Walden, in una capanna da lui stesso costruita. Proprio lui che nel 1846 si rifiutò di pagare le tasse che il governo imponeva per finanziare la guerra schiavista del Messico, e per questo fu incarcerato per una notte, fino a quando la zia (la zia?!!) non pagò la tassa per lui.
E allora mi sono andato a rileggere il libretto in cui avrei trovato la risposta alla mia domanda: ma il canone, lo devo pagare oppure no?
Uomini non sudditi, disobbedienza civile e altri saggi, Henry David Thoreau, 174 pg – 2 ore e 10 minuti
E così a pagina 44 ho trovato la risposta che cercavo:
Non c’è da augurarsi che l’uomo nutra rispetto per la legge, ma che sia devoto a ciò che è giusto. Il solo obbligo che ho il diritto di arrogarmi è quello di fare sempre e comunque ciò che ritengo giusto.
Quindi cara RAI Radiotelevisioneitaliana io ed Henry David Thoreau quest’anno il canone non lo paghiamo, e se proprio la cosa non ti dovesse andare giù e deciderai di mandarci un’ulteriore letterina di richiamo che intima al pagamento, be’, spediscila all’indirizzo della zia di Henry David: penserà la cara zietta a saldare il debito. Con affetto e immutata gratitudine…
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