
Se anche quest’anno non vi siete nemmeno accorti che sia arrivata, tocca a me l’ingrato compito di annunciavi che l’estate è ormai finita. Il prossimo weekend è tecnicamente l’ultimo interamente estivo del 2013, per cui vedete di godervelo con un buon ultimo libro da ombrellone. Come consolarci davanti a tanta sventura? La mia ricetta da rientro quest’autunno prevede di recuperare le puntate arretrate delle mie serie tv preferite, cominciare quel corso di pilates che non ho iniziato alcuni mesi fa perché faceva troppo caldo e godermi la riapertura della stagione cultural-cinematografica che d’estate è alquanto letargica.
E con la fine dell’estate, si ripropone un classico autunnale: il toto Nobel, uno dei pochi sollievi da rientro, come sottolinea su Twitter lo scrittore e giornalista Francesco Longo.
Manca meno di un mese ormai al 7 ottobre, giorno in cui verrà annunciato il vincitore e i nomi dei cinque finalisti sono noti da tempo alla giuria. Come funziona la selezione? In primavera la Swedish Academy stila una lista di 195 autori papabili, tra i quali devono necessariamente esserci 48 scrittori alla loro prima nomination. In aprile si restringe il campo a 15-20 nomi e a maggio viene decisa la cinquina finale, che non viene però resa nota; nei mesi successivi tutti i giurati si dedicano alla lettura delle opere dei cinque finalisti e a settembre riprende il dibattito.
Sul sito di scommesse online Ladbrokes trovate già una lista dei favoriti, che vede al primo posto, come da qualche anno a questa parte, lo scrittore giapponese Murakami Haruki, seguito nelle prime dieci posizioni da Joyce Carol Oates, Péter Nádas, Ko Un, Alice Munro, Adonis, Assia Djebar, Philip Roth, Amos Oz, Thomas Pynchon. Al quattordicesimo posto troviamo Cormac McCarthy e al quindicesimo il primo nome italiano nei 116 favoriti, quello della scrittrice Dacia Maraini, seguita da Umberto Eco in ventunesima posizione e da Claudio Magris in trentanovesima.
E i lettori italiani chi pensano o sperano sarà il Nobel per la Letteratura del 2013? Ad aprire ufficialmente le danze alcuni giorni fa è stato Einaudi Editore proprio su Twitter, e qui potete vedere come sono andate le cose finora grazie a questo storify realizzato da PensieroEtico. Einaudi chiede ai lettori italiani di azzardare la loro cinquina di candidati ideali: non meno di cinque nomi per evitare che il dibattito si restringa ai soliti Roth e Murakami.
Compito arduo quello di fare un pronostico sensato, anche perché, come ben sappiamo, l’Accademia Svedese si diverte ogni anno a lasciare tutti di stucco con decisioni alquanto inattese. Un lettore ci scherza sopra, chiedendosi se anche quest’anno le regole per le candidature siano le stesse: autori semisconosciuti di paesi esotici che hanno venuto 1000 copie.
In pochi finora hanno risposto quindi siete ancora in tempo per esprimere la vostra cinquina, qui sotto o su Twitter con l’hashtag #totoNobel. Io chiudo augurandomi che quel pensionato di Roth sia riuscito a intenerire l’Academy e mi lancio con una prevedibile e commercialissima lista: Roth, Oz, DeLillo, McCarthy, Yehoshua.
Attendiamo le vostre candidature!
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