
A proposito di offertone imperdibili e del cadenzale lancio di incredibili novità da parte di Amazon, è di questa settimana l'annuncio dell'uscita di Kindle Matchbook. Per chi ancora non mastica bene il digitale, il bundling è una modalità di acquisto che permette ai lettori di avere una copia digitale del libro comprato. Tipo un 2×1 al supermercato, ecco.
Questa iniziativa consentirà ai lettori che acquistano i propri libri su Amazon di avere in automatico una copia eBook dello stesso testo. Mancano ancora le autorizzazioni di molti editori perché questo accada, ma la vera cosa fenomenale è che si tratta di un'offerta retroattiva: questo varrà per tutti i fedelissimi di Amazon che hanno acquistato libri a partire dal 1995 in poi. Immaginate di aver acquistato tutti gli scritti di Jane Austen nel 1995 e di ritrovarveli oggi, nel 2013 (13 anni dopo) gratuitamente sul vostro Kindle…
Il modello di bundling è collaudato e anzi oramai ben rodato dall'industria musicale (se ci pensate bene, è da un pezzo che comprando un cd AutoRip si hanno automaticamente le tracce mp3), dunque il sistema è comprovato: il motivo principale per cui si è restii, in editoria, ad adottare los tesso modello dell'industria musicale è la preoccupazione per i librai e le librerie. Checché se ne dica, infatti, l'intermediazione delle librerie sta a cuire alle tasche degli editori: i librai sono gli utenti diretti delle case editrici, e a loro si può vendere uno stock di testi a prezzi decisamente inferiori rispetto al pubblico.
Gli eBook scavalcano il sistema di intermediazione, dunque, avendo bassi costi di produzione e prezzi decisamente più bassi. Ancora una volta, però, sembra troppo vincolante il doversi scegliere un futuro: cartaceo o digitale? Ovunque si inneggia al futuro dell'editoria come digitale, ma la realtà dei fatti è che i lettori hanno un profondo legame emotivo con i propri libri, un legame che passa dal contatto fisico e che trascende qualsiasi discorso sull'ecologia, sul mercato, sulle mirabolanti diavolerie di dopodomani (domani no, dai). Dunque la miglior soluzione, forse l'unica ragionevole al momento, pare proprio essere il bundling.
Un esempio eclatante del vantaggio portato dal bundling è dato dalla casa editrice Angry Robot, che ha triplicato le proprie vendite da quando ha introdotto il sistema. Direte voi, di nuovo: "e tutto ciò è molto bello ma inutile, che noi non si legge mica in inglese e stiamo freschi". E invece, qualche tentativo di bundling da parte degli editori italiani c'è stato, e probabilmente ne seguiranno altri: al momento, il più significativo è stato da parte di Utet, sulle collane Classici e Novità.
La questione, a questo punto, è come gestire il bundling direttamente dalle librerie: recarsi in libreria è un momento galvanizzante per molti lettori, che trovano impersonale acquistare sul web, pur apprezzando gli eBook. Ecco la geniale ipotesi del blogger (ed esperto) Gabiele Alese:
L’ideale si otterrebbe dall’integrazione di libreria fisica e distributore digitale. Ogni piattaforma di distribuzione ha già delle interfacce (API) attraverso cui generare una “copia omaggio” per un soggetto terzo. Ogni libreria, dal suo lato, ha una base dati che registra i titoli acquistati, l’acquirente – se titolare di carte fedeltà, e il numero della transazione specifica. La libreria potrebbe chiedere all’utente una registrazione, anche semplicemente un indirizzo email, in modo che il proprio sistema, alla registrazione dell’acquisto di uno o più ISBN, richieda alla piattaforma di fornire un ebook omaggio (con un codice, o con un link timedegradable) al proprio cliente.
L'articolo 2×1 con Kindle Matchbook sembra essere il primo su Finzioni.