Dieci anni fa moriva Guido Crepax, maestro del fumetto italiano, illustratore di libri e copertine di dischi, designer pubblicitario, scenografo di teatro, creatore di un'icona: Valentina.
Nato a Milano nel 1933, laureato in architettura, Crepax si dedica alla grafica pubblicitaria realizzando campagne di successo per Shell, Campari e Rizzoli, collabora come illustratore con riviste femminili e pubblicazioni scientifiche, progetta copertine di libri e dischi e oggetti di design per l’industria.
Nel 1965, grazie alla rivista Linus, ha l’occasione di disegnare storie a fumetti tutte sue ed è proprio sulle pagine della testata milanese che compare per la prima volta il personaggio che lo renderà celebre in tutto il mondo: Valentina Rosselli, la fotografa milanese dal caschetto nero con la frangia ispirato alla diva del cinema muto Louise Brooks.
Sensuale, colta, economicamente indipendente, anticonformista, Valentina è una figura rivoluzionaria nel panorama fumettistico italiano e un modello di emancipazione femminile. Crepax le conferisce la profondità e la credibilità di una donna reale e le assegna un destino unico nella storia del fumetto: invecchiare con i suoi lettori. Valentina infatti ha una carta d'identità, nasce il 25 dicembre del 1942 e nel corso delle sue avventure la conosciamo prima bambina, poi giovane ragazza e infine donna matura. Oggi avrebbe 71 anni.
La mostra "Guido Crepax. Ritratto di un artista", ospitata da Palazzo Reale (Milano) non è però incentrata unicamente sulla sua eroina più celebre. Il percorso si snoda attraverso dieci temi (Milano, Guido Crepax, Valentina e le altre, la Moda, il Design, la Letteratura, il Cinema, la Fotografia, la Musica, l’Arte) che raccontano un artista sorprendente ed eclettico, molto più di un fumettista. Potete visitarla fino al 15 settembre, è gratuita!
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