
Questa volta l'estate sembrava non dover arrivare mai. Il meteo, invece di tranquillizzare, lasciava credere che potesse succedere. Un fenomeno eccezionale: il mediterraneo avrebbe assistito per la prima volta dalla sua nascita ad un anno senza sole e luce calda sul mare.Poi, come tutte le cose che accadono nel mediterraneo, improvvise e meravigliose, l'estate bollente era scoppiata. Non si possono vivere certi luoghi senza pensare che, prima o poi, qualcosa di buono arriva. Basta saper aspettare. E Marsiglia è uno di questi luoghi.Al Vieux Port non c'era anima viva per le strade. Erano tutti rintanati dietro una persiana accostata, qualche voce arrivava dal mercato, insieme all'odore forte di pesce e basilico. E alcol, dai bar che si godevano la penombra silenziosa. Come tre amanti, seduti in un tavolino in disparte, ognuno scrutava il suo bicchiere e il suo piatto, sperando in una risposta, in una rivelazione o, semplicemente, in una condivisione senza bisogno di troppe parole. Condivisione di un amore segreto e misterioso, quello diviso con una città.
Sosteneva Pereira, davanti alla sua limonata e le sue omelettes alle erbe, che il mediterraneo è un incontro, prima di ogni altra cosa. Tra una storia vecchia e una futura, un presente schiacciato tra occidente e oriente che tentano senza sosta di toccarsi e capirsi. In molti nel corso della storia hanno tentato di scriverne il necrologio, in anticipo, per essere pronti. Un necrologio riposto in un cassetto e non utilizzato, perchè non si è ancora presentata l'occasione. E' lì che aspetta, una sorta di garanzia per il futuro, ma che, quasi fosse un simbolo scaramantico, potrebbe non servire mai. Questo sosteneva Pereira.
Non è d'accordo Fabio Montale. Accompagna al suo piatto di pesce un pastis e un altro ancora e sa che l'unico rimedio contro l'odio e il vuoto che circondano come braccia fortissime il suo pezzo di mediterraneo, è l'amore, per le donne, per il basilico, per il mare e il suo odore, davanti il quale ogni cosa sembra semplice e possibile e ogni felicità concessa a chiunque sbarchi al porto. La felicità mediterranea si conquista giorno dopo giorno, senza sapere mai il tempo che le verrà concesso. Allora tanto vale aggrapparsi forte alle cose semplici, come un sapore o un odore o un incontro, che sia con il cibo o con una donna.
Il commissario Charitos a Marsiglia non ci voleva venire. Dopo tutto, meglio la sua Atene e le lamentele della sua Adriana. Impossibile trovare in città un caffè decente, figuriamoci se greco. Ma il traffico e lo smog e il mare un pò a casa lo fanno sentire in fondo. Eppure non capisce, forse non la capirà mai questa vena romantica ed esistenzialista e struggente dei suoi amici e colleghi. Beve in silenzio, suda tanto (anche Pereira, lo ha notato subito) e pensa con una sicurezza disarmante che il suo di mediterraneo è incazzato. Propio tanto. Insofferente, simile allo stato d'animo degli automobilisti che ogni mattina affrontano Atene e il suo caldo furioso. La sua parentesi di mediterraneo non interropmpe la sua rivolta, mai, neanche per un momento. Questi romanticismi sono buffonate. Prima lo capiranno, meglio sarà per loro.
Delle storie d'amore, spesso, non si capisce nulla. E se, come scriveva Camus, quelli che dividiamo con una città sono spesso amori segreti, molto probabilmente il mediterraneo non rivelerà mai la sua verità. Ammesso che ce ne sia una sola. Come sempre succede, il senso lo racchiude forse il viaggio e tutto quello che riusciamo a tenere con noi, sulla pelle, sotto la pelle. Anche se non si ricorda come è successo che si è partiti, anche se, nel frattempo, si è dimenticata la propria meta. Forse ciò che conta sono tutte le parentesi e le pause di mezzo. Forse, l'unica cosa intelligente da fare, è buttare giù un sorso di qualcosa, che sia pastis, caffè greco o vino, e aspettare che i pensieri e le parole non ancora espresse diventino qualcosa di semplice. Perchè l'unica certezza è che, davanti al mare, la felicità è davvero un concetto semplice.
(Marsiglia, 2013)
L'articolo Sono spesso amori segreti, quelli che dividiamo con una città sembra essere il primo su Finzioni.