Noi di Finzioni, sempre attenti alla crescita delle giovani menti, siamo stati al Liceo Artistico Orsoline di Milano per una serie di lezioni sui libri e la scrittura, sulla critica e le recensioni. E il professore era, guarda un po’, il nostro Filippo Pennacchio, vecchia gloria di Finzioni. Alla fine del corso, i ragazzi della Quinta indirizzo Audiovisivo e Multimediale – molto svegli e molto appassionati di Borges e King, che è un po’ l’unica cosa che conta nella vita – hanno scelto alcuni libri, li hanno letti e ne hanno scritto per noi e per voi. Questi sono i risultati, e non potremmo essere più orgogliosi di così.
Stephen King – Rita Hayworth e la redenzione di Shawshank
Maria Vittoria Albertini, Eleonora Hill, Francesca Anissia Riccardi
Caro Red,
ti ricordi quando ti dissi che la speranza è una cosa buona e che le cose buone non muoiono mai? Beh, ora più che mai ne sono convinto: è stata grazie a essa che sono riuscito a fuggire e a ricostruire una vita qui. Per ventisette lunghi anni ho sperato. Sperato di poter riprendere in mano la mia vita perché diciamocelo, quella non era vita. Sperato in un miracolo, di uscire di lì a testa alta, dimostrando di avere ragione. Ho sperato. Per novemilaottocentocinquantacinque notti la speranza è stata la mia unica compagna, insieme a Rita Hayworth ovviamente. Già, la cara vecchia Rita. Non so cosa pensasti di me quando ti chiesi il suo poster quella sera del ‘48. Probabilmente ciò che penserebbero tutti, ma la verità è un’altra e tu questo lo sai. Ne vennero tante dopo di lei e a ognuna di loro sono riconoscente, come lo sono a te del resto. Non ho mai avuto modo di ringraziarti quindi lo faccio ora. Sei stato il mio unico amico lì dentro e senza di te non ce l’avrei fatta.
Sono passati due anni dall’ultima volta che ti ho visto. Ora sono qui, nel posto di cui ti ho tanto parlato. Nel posto dove c’è sempre caldo. Chi lo avrebbe mai detto che solo due anni fa ero un ergastolano destinato a passare il resto della mia vita a Shawnshank, nel Maine.
Ma questa è un’ altra storia che spetta raccontare a te, Red.
Il tuo amico,
Peter Stevens
Stephen King – Un ragazzo sveglio
Allegra Giovannelli, Martina Ongaro, Ginevra Pasi
Vi siete mai chiesti se dentro ognuno di noi ci sia una parte maligna che un giorno prenderà il sopravvento? Questa è la domanda che ci si pone appena si legge Stagioni diverse di Stephen King.
È un libro composto da quattro racconti. Un ragazzo sveglio ci descrive la storia di Todd, un tipico teenager americano, appassionato della storia della Seconda Guerra Mondiale che scopre la vera identità di un ex ufficiale delle SS rifugiato in una cittadina della provincia degli Stati Uniti. La sua determinazione e curiosità lo portano a conoscere Kurt Dussander, un vecchino apparentemente innocuo, con cui instaura un legame perverso che lo influenzerà negativamente. La trama è insolita: riporta la storia della Shoah da un diverso punto di vista, rispetto a quello che ci hanno abituato: le atrocità sono descritte da un nazista e non della vittima, che però scopriamo morbosamente interessato.
Questa scelta stilistica non è usuale perché solitamente drammi di questo genere vengono narrati dal punto di vista delle vittime. Lo scrittore riporta le informazioni in modo molto chiaro e coinciso. La morale di questa storia ci porta a domandarci cosa avremmo fatto noi in tale situazione, se ci saremmo schierati dalla parte di Kurt oppure se l’avessimo denunciato. Sicuramente è particolare il modo in cui l’autore riesce a disegnare un mostro perverso nascosto dietro il volto di un innocente ragazzino.
Christophe Blain – Gus Vol 1.
Salomè Ceriani, Micol Girtanner, Giacomo Miraldi
Titolo: Gus
Volume: I. Nathalie
Autore: Christophe Blain
Editore: Bao Publishing
Anno di pubblicazione: 2014
Pagine: 80
Aspettare non è mai piaciuto a nessuno. Tantomeno una telefonata. Soprattutto quando deve arrivare dalla persona di cui si è innamorati. Abbiamo tutti provato quella sensazione di indecisione che ci assale quando non sappiamo se cedere ai nostri istinti e fare una figura di merda mandando un messaggio all’interessato, oppure se con pazienza scoprire se quella persona ci scriverà mai.
È proprio questo che accade a Gus, il terribile bandito, che tra una rapina e un assalto al treno attende sognante una lettera di Nathalie. Nel covo di Gus, Clem e Gratt, dialoghi secchi fanno da sfondo a spinose questioni di cuore e sofferenze amorose.
E così il Far West non è più il grezzo universo degli uomini duri, ma esplode quando alla polvere da sparo si aggiunge l’Amore. Quello con la A maiuscola, che fa dubitare di sé anche il più deciso dei pistoleri.
Il volume del fumettista francese Cristophe Blain, edito in Italia da Bao Publishing, affronta un genere poco propenso ai cambiamenti, che spesso si ripete nei suoi stereotipi. La chiave ironica usata da Blain rende gli elementi caratteristici del Western irresistibili, grazie a gag e colpi di scena. Questo racconto romantico di un trio di pistoleri è una bomba, un colpo di rivoltella, perché affronta temi sentimentali quasi in modo da prenderne in giro i patemi amorosi.
Gus è uno di quei fumetti che in poco tempo rallegrano una triste giornata, si legge tutto d’un fiato e se ne esce divertiti. L’allegria da bar delle pagine e i tre protagonisti spavaldi e romantici sono ideali per quelle giornate lontane dal caldo dei canyon.
Jorge Luis Borges – La Biblioteca di Babele
Karol Guindani, Jacopo Losco, Andrea Venezia
La Biblioteca di Babele: uno spazio immenso, composto interamente da libri, e da una successione apparentemente infinita di camere esagonali che raccolgono al loro interno qualsiasi combinazione di lettere possibile e immaginabile (e non immaginabile) di qualsiasi codice linguistico, idioma, dialetto o lingua; una sorta di biblioteca di Alessandria infinita.
La Biblioteca è l’universo per i bibliotecari, l’unico spazio conosciuto agli uomini, che sono da secoli alla ricerca di un Dio nascosto tra le pagine degli innumerevoli volumi raccolti sugli scaffali.
Nel racconto si parla infatti dell’ipotetica esistenza di “un libro circolare” che potrebbe trovarsi al centro della biblioteca e che dovrebbe raccogliere tutti gli altri, e si crede che questo libro infinito possa essere Dio. Si cerca inoltre di capire se questo libro esista realmente e se, di conseguenza, non ce ne sia uno che racconti l’ opposto.
Un’altra credenza dei bibliotecari è che vi sia un “Ordine”, ovvero che la biblioteca sia uno spazio infinito, non perché il numero dei libri sia infinito, ma perché si pensa che vi sia nelle camere esagonali un’infinita ripetizione di volumi già esistenti nelle camere precedenti. Il numero di possibili combinazioni di lettere infatti è sì un numero immenso, ma non infinito.
Borges in questo racconto è incredibilmente riuscito ad anticipare di circa sessant’anni internet e l’influenza che avrebbe avuto sulla vita delle persone. O forse è internet a essere la realizzazione stessa della biblioteca di Babele.
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