Ehi Anubi come stai?
Una merda ma se non me lo chiedi non ci penso
In questo fumetto ci sono un sacco di cose.
Ci sono i Campari bevuti al barretto, c’è il disagio di una piccola città di provincia dove tutti ti conoscono e si fanno gli affari tuoi, ci sono i satanisti, le suore, la droga.
Ma sopratutto ci sono le divinità egizie. E cosa c’entrano con tutto questo?
Eh sì, perché il protagonista di questa storia – surreale e geniale – è Anubi, il dio sciacallo – e non chiamatelo cane che si innervosisce -, l’antica divinità egizia. E c’è pure Horus, che soffre tremendamente di depressione e ogni paio di mesi viene rinchiuso, o forse se ne torna in Egitto, chissà.
Anubi passa le sue giornate così, provando a mettersi in riga, cercare un lavoro, smettere di drogarsi, trovare un motivo per andare avanti. Ad accompagnarlo nella sua esistenza sconclusionata, oltre al già citato Horus, un gruppo di personaggi sociopatici che abitano questo micro cosmo.
William Burroughs, il buon vecchio Bill che vorrebbe essere ricordato per qualcosa di speciale, che è riuscito a diventare immortale grazie alle droghe che ha assunto; sua nipote, che poi non è proprio la nipote, ma che comunque anima il quartiere, tanto da rimanere incinta; il suo amico d’infanzia Enrico, ormai tossico ma che una volta aveva una luce – o un magma – negli occhi che adesso non c’è più. E poi un pagliaccio antisemita, l’uomo con il tumore in volto e tre suore, perché le suore vanno sempre in giro in tre – né due né quattro.
Tutte queste cose me le hanno insegnate Marco Taddei e Simone Angelini, che sono stati bravissimi a mettere insieme un’opera complessa, mai banale, priva di giudizi sull’umanità degradata che dipinge, capace di mettere insieme ogni tipo di reietto, oguno con le sue manie e stranezze.
Il tratto in bianco e nero, i colori piatti, si abbinano perfettamente al clima di chiusura, l’assenza di prospettiva nel disegno diventa assenza di prospettive future. È una comicità grottesca che ci fa ridere di un riso amaro, ma così brillante e originale che a libro chiuso ci fa pensare di avere imparato qualcosa di più sull'umanità.
Marco Taddei e Simone Angelini, Anubi, GRRRz Comic, 2015, 320 pagine, 13,90 €
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