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Il boom dei libri religiosi e di quelli sugli scandali della Chiesa

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Sembra che i libri religiosi vadano un casino quest’anno. A rilasciare questa dichiarazione alcuni giorni fa è stato don Giuseppe Costa, direttore della Libreria editrice vaticana, commentando l’intensa attività promozionale che li ha visti presenti con uno stand al Meeting mondiale delle famiglie a Philadelphia e la partecipazione alla Frankfurter buchmesse, dove le richieste del catalogo della Lev sono aumentate del 12-15%.

Sicuramente a un successo del genere non è estranea la figura di Papa Francesco e lo stesso Costa parla di una primavera legata proprio alla persona di Bergoglio: un Papa Pop, diciamo noi, che ha saputo ritrovare quella comunicazione e empatia con fedeli e non che la Chiesa cercava dai tempi della scomparsa di Wojtyla. Papa Francesco che rinuncia all’appartamento papale, che va dall’ottico a sostituire le lenti degli occhiali, che va in giro portando da solo la sua borsa, che prova a vivere come un cittadino qualunque. Gesti che arrivano alla gente in modo diretto, anche a prescindere dai contenuti effettivi del suo messaggio, e che hanno favorito un rinato interesse verso l’editoria religiosa. Non stupisce che a fare da traino al genere siano proprio i libri di Papa Francesco; la sua ultima enciclica, Laudato si’, sul tema dell’ambiente, è diventata un bestseller ed è pubblicata nel mondo da 60 editori, molti dei quali provenienti dall’America Latina, ma anche dall’Europa. Un altro segnale è che spesso le encicliche di Francesco, che avrebbero il merito di sapere parlare a tutti, così come altri libri di tematiche religiose compaiono in primo piano nelle librerie o rientrano nelle classifiche dei libri più venduti.

Il caso ha voluto che l’uscita di queste dichiarazioni abbia più o meno coinciso con l’esplosione del secondo Vatileaks, una nuova fuga di notizie, per la quale sono attualmente indagati il prelato spagnolo Lucio Angel Vallejo Balda e la pr Francesca Immacolata Chaouqi, figure che hanno rivestito un ruolo di spicco all’interno della Cosea, la Commissione referente sulle attività economiche vaticane istituita da Bergoglio e sciolta alla fine del mandato operativo. Le rivelazioni riguardano ancora una volta la gestione delle finanze e ricchezze del Vaticano, da immobili di lusso a false donazioni. Il primo Vatileaks, come ricorderete, risale al 2012 e al magistero di Papa Benedetto XVI, quando una fuga di notizie e di documenti aveva portato alla scoperta di profondi contrasti interni intorno allo IOR, la banca del Vaticano. Centinaia di questi documenti riservati erano confluiti nel libro Sua Santità. Le carte segrete di Benedetto XVI  di Gianluigi Nuzzi, grazie ad una fonte anonima citata nel libro come “Maria”. Edito da Chiarelettere, il libro è stato un successo annunciato; grazie al traino dello scandalo e all’arresto a pochi giorni dall’uscita del “corvo” Paolo Gabriele, aiutante di camera del Papa, il titolo è stato uno dei bestseller del 2012 ed è giunto in pochi mesi alla quinta ristampa. E non dimentichiamoci di Vaticano S.p.a., sempre di Nuzzi, che fu un vero e proprio caso editoriale e libro più venduto in Italia nel 2009.

In un periodo di magra, è ovvio che autori e case editrici siano attratti dal potenziale di vendita generato dal binomio Vaticano + scandalo, un genere che potremmo definire legato e allo stesso tempo opposto a quello a tema religioso. Nuzzi infatti ci riprova e non è il solo. Sono ben due i libri sugli scandali del Vaticano usciti giovedì per Chiarelettere e Feltrinelli, scritti rispettivamente dai giornalisti Gianluigi Nuzzi ed Emiliano Fittipaldi. Il libro di Nuzzi, dal titolo Via Crucis, secondo quanto dichiarato dall’autore al Fatto Quotidiano, “svela la situazione drammatica che Jorge Mario Bergoglio eredita da Joseph Ratzinger, fatta di affari opachi, privilegi, angherie” e evidenzia la solitudine di Bergoglio e la difficoltà, evocata dalla Via Crucis del titolo, nel raggiungimento di un vero cambiamento verso una chiesa povera, obiettivo dichiarato del suo papato. Avarizia, il libro di Fittipaldi, giornalista dell’Espresso, si concentra invece sulla ricostruzione dell’immenso impero finanziario della Chiesa, dalle sterminate proprietà immobiliari ai capitali per la beneficenza destinati invece ad usi privati. 
I libri più attesi dell’anno sono in libreria da pochi giorni e nonostante la condanna della Santa Sede, che li ha definiti un’operazione per trarre vantaggio da un atto gravemente illecito di consegna di documentazione riservata, siamo certi che non faticheranno a imporsi nelle classifiche e che saranno una presenza fissa sotto l’albero di Natale

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