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Danielle Steel: tua zia!

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Danielle Steel

A guardare la nostra svergognata maratona pareva che il mondo dei bestselleristi fosse quasi esclusivamente maschile. Ma se il testosteronico Wilbur Smith è Il Bestsellerista per eccellenza, Danielle Steel è La Bestsellerista per antonomasia. Le sue cifre fanno rabbrividire anche Ken Follett: tra i 590 e gli 800 milioni di copie vendute tra tutto, si attesta nella top5 degli scrittori più venduti del '900 (ok, ha anche scritto più di 80 romanzi al ritmo di diversi libri all'anno).

danielle Danielle Steel: tua zia!Ultima uscita italiana è Legami di Famiglia, un classico Steel: rosa con un po' di sesso, problemi familiari più o meno gravi e l'immancabile happy end. Perché va bene con le storie verosimili ma poi un lettore vuole anche sentirsi confortato. Danielle è Wilbur Smith al femminile: esattamente come lui, la signora dà ciò che la lettrice vuole. E cioè sì, qualche grattacapo e patema d'animo ma nulla che non riesca a ricomporsi.

Protagonista di Legami di Famiglia è Annie, che a 26 anni deve prendersi cura dei tre figli della sorella, morta tragicamente insieme al marito. La ritroviamo dopo 16 anni a gestire i suoi problemi sentimentali e quelli dei tre figliocci. Lei 42enne rimasta single in nome di sacrificio (ma mai rimpianto, per carità) e carriera, ovviamente stellare, come architetto; Liz, figlioccia maggiore, editor a Vogue che passa da un modello o fotografo all'altro senza mai amare nessuno; Ted, che si infila in una storia con una donna disturbata; e Katie, la più piccola, punk con la passione dei tatuaggi, che si innamora di un iraniano.

Annie è quella specie di personaggio vuoto, cioè perfettamente riempibile, su cui ogni lettrice (non sono sicura che esistano lettori maschi della Steel, se ci siete battete un colpo) può mettere la propria faccia. O meglio ogni zia. E le zie a questo mondo sono tante. Milioni. Centinaia di milioni. Annie è una bellissima donna ma single, con una carriera fulminante ma senza vita sociale: è La Zia. Donna avvicinabile, perennemente preoccupata con un alone naftalinico addosso, immolata in un sacrificio che oggi non esiste (si faccia avanti chi conosce personalmente una persona professionalmente iperaffermata che abbia rinunciato alla propria vita sentimentale o a qualsiasi altra cosa), ma che richiama all'eterno sacrificio che ogni femmina fa in qualche modo, per qualcuno o qualcosa.

Danielle, che conosce ogni sfumatura dello stereotipo di successo, snocciola una serie di personaggi già così iconici che non ha nemmeno bisogno di tratteggiarne il carattere, dici editor di Vogue e sai già che tipo aspettarti, punk tatuatrice, idem. Tutto ricade perfettamente nelle aspettative ziesche. E soprattutto la Steel sa che la Zia-lettrice passa volentieri per lunghe sofferenze, ma poi vuole il premio. E perciò si può stare comodi e tranquilli ad aspettare che ogni personaggio attraversi il proprio momento buio, per tornare immancabilmente a vedere la luce. E chi a un certo punto della vita non ha semplicemente voluto mettersi in pantofole e consolarsi di qualcosa, e invece che mangiare cioccolatini si è sparato un Danielle Steel?

A questo punto del nostro svergognato percorso credo che i libri della Danielle siano davvero i più inconfessabili, ma mi piacerebbe essere smentita. Anyone?

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