Nella foto: il dipartimento di storia della NYU
Siamo tutti d'accordo sul fatto che la comodità dei libri digitali sta soprattutto nella possibilità, per i lettori, di accedere a eBook e contenuti da qualsiasi piattaforma. E ciò è cosa buona e giusta ma, come per ogni cosa, esiste un rovescio della medaglia; nel caso degli eBook e dei contenuti digitali, il downside riguarda l'archiviazione dei contenuti. Tuttavia niente paura, poiché il grave pericolo culturale insito nella perdita di un archivio non sussiste, se esistono di backup. Sembra sciocco parlare di copie di backup su Finzioni, ma il discorso è meno banale di quanto si pensi: noi non possediamo gli eBook sui nostri eReader, e se un giorno il file originale di 50 Sfumature di Grigio, sul server dell'editore, dovesse danneggiarsi per un motivo o per un altro, allo scadere dei DRM non esisterebbe più una copia digitale del libro. Ergo: archivi di backup.
Questo discorso è altrettanto valido per quanto concerne riviste e quotidiani, ovviamente. Ecco perché la New York University Library ha deciso di arricchire il proprio archivio digitale non solo di libri e riviste dall'indiscusso valore storico, e di puntare anche su contenuti più recenti ma altrettanto validi dal punto di vista culturale. In particolare, la biblioteca ha firmato un accordo con la rivista d'arte online Triple Canopy, online dal 2007, affinché tutte le edizioni passate e quelle a venire siano consultabili presso l'archivio digitale Fales Library and Special Collection. L'accordo risulta alquanto rivoluzionario appunto per il fatto che la rivista in questione non solo ha natali recenti, ma è anche una pubblicazione online.
Perché pensateci un attimo: i contenuti digitali reperibili online sono in costante aggiornamento, e in seguito all'aggiornamento di un server — o magari a causa del malfunzionamento di una piattaforma, altre cose, situazioni — i contenuti possono perdersi nei meandri dell'Internet, divenendo assai difficili da reperire. Certo, questo può accadere anche con i supporti cartacei: dovesse andare a fuoco un archivio di libri storici, sarebbe dura recuperare qualcosa. Miss Resnick, portavoce della rivista Triple Canopy, ha dichiarato quanto segue in merito all'accordo con la NYU Library:
Browsers update, links rot and standards evolve – often at a rapid pace [...]. For digital preservation you really have to be doing it and thinking about it all the time. And we just felt that it was completely beyond our capabilities.
I motori di ricerca vengono aggiornati, i link decadono e gli standard evolvono — spesso a un ritmo rapido [...]. Per preservare il contenuto digitale è necessario tenerlo sempre presente. E questo andava completamente oltre le nostre possibilità.
Si tratta di una novità importante anche per i libri digitali: se una rivista digitale e neonata, anzi nativa digitale, ha acquisito il proprio posto d'onore all'interno di un archivio storico importante quale la Special Collection della New York University Library, allora anche eBook e self-published potrebbero trovarvi spazio, se meritevoli. Marvin J. Taylor, il direttore della Fales Library, si è così espresso riguardo ai nuovi archivi digitali:
The partnership urges both organizations to rethink what archiving looks like in the digital world. We know how to handle born-digital business files. Working together, we will be creating new ways of preserving born-digital artistic production.
Questo accordo spinge entrambe le nostre organizzazioni a ripensare l'idea di archivo nel mondo digitale. Noi sappiamo cosa fare del materiale nativo digitale. Lavorando insieme, creeremo nuovi modi di preservare la produzione artistica digitale.
Questo accordo apre le porte a una rivalutazione del libro digitale anche rispetto al valore culturale.
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