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L'accoppiata libri e social non è de tutto nuova: c'è chi sostiene che i social network siano i nuovi mezzi su cui veicolare contenuti, anche e soprattutto quando si tratta di storytelling: tanto per dirne una, menzioniamo Wattpad, una piattaforma per la scrittura online volta ad aiutare gli autori a interagire fra loro e con i lettori e a diffondere i loro lavori.
Instagram però è un social prettamente visivo, basato più sulle immagini che sulle parole, quandi non sembra il luogo più adatto per pubblicare un libro… Eppure è proprio lì che di Jason Sperling, direttore creativo dell'agenzia RPA, ha deciso di pubblicare il suo libro Look at me. L'argomento, manco a dirlo, è il marketing, e in particolare la brand visibility: in questa società sempre più frenetica che ci inonda con una valanga di informazioni è sempre più difficile per le aziende farsi notare dai consumatori e attirare la loro attenzione. A questo proposito il titolo già parla da sè: Look at me when I'm talking to you. E la prima lezione dell'autore arriva proprio dalla sua scelta di pubblicare su Instagram: Sperling ci insegna che conviene catturare il proprio target proprio lì dove passa la maggior parte del suo tempo – non per niente ha scelto uno dei social network più utilizzati in assoluto: ogni post corrisponde a una pagina del libro, con illustrazioni animate accompagnate da testo e, naturalmente la possibilità per i lettori di postare commenti.
Ovviamente il modo di fruire un testo come questo è un po' particolare, bisogna tuffarsi a capofitto nel mood della lettura 2.0: non tanto immersione e concentrazione sul contenuto, quanto velocità e immediatezza. Non immaginiamo quindi un manuale di marketing da studiare durante la sessione estiva, seduti alla scrivania con di fianco una Redbull e un ventilatore; casomai, dei consigli in pillole da leggere sullo smartphone mentre siamo sul tram. E anche il processo di creazione di quest'opera non poteva che essere un po' post-moderno: si tratta di un cantiere aperto di cui entreranno a far parte i commenti dei lettori e delle aziende più marketing-oriented. Come ha affermato l'autore stesso:
It really becomes a shared conversation on Instagram. With most books, you buy them, read them and then put them away. With this one, you’re getting consumers’ perspectives, you’re getting industry perspectives, and even when you’re reading it, you can comment. It’s a dialogue and a shared conversation.
Diventa una vera e propria conversazione condivisa su Instagram. La maggior parte dei libri li compri, li leggi e poi li metti via. In questo ci sono anche i punti di vista dei consumatori, delle aziende, e anche mentre lo stai legendo puoi arricchirlo con un tuo commento. È un dialogo e una conversazione di gruppo.
Un'operazione del genere non è del tutto nuova: una ragazza di 25 anni di nome Anna Todd ha utilizzato la sopra citata Wattpad per scrivere una storia ispirata al suo gruppo musicale preferito, gli One Direction: After è un romanzo interamente scritto con lo smartphone e fortemente influenzato dai commenti degli altri utenti. Insomma, la scrittura social inizia a prendere piede, e per alcuni generi potrebbe portare a dei risultati interessanti: sarei curiosa di vedere la versione stampata di Look at me auspicata da Sperling, in cui, visto l'argomento trattato, la componente visiva e la presenza di commenti da parte di soggetti interessati sarebbero un buon arricchimento.
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