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Negli USA calano le vendite degli eBook. Ma siamo sicuri?

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Photocredit: www.webmasterpoint.org

Nel 2014 la vendita di eBook negli Stati Uniti è scesa del 6% rispetto al 2013. Ma siamo sicuri?? Ebbene sì, lo dice la Nielsen e quindi ci fidiamo. Ma com'è che che la Association of American Publishers dice una cosa completamente diversa? Secondo la AAP infatti nel 2014 le vendite di eBook negli States sono cresciute del 4,7%. Oibò. Ovviamente c'è un inghippo.

Prima ipotesi: qualcuno ha sbagliato, i dati diffusi da Nielsen sono relativi ai volumi di vendita, non alle vendite. Che detto così sembra la stessa cosa ma non lo è! Perché i volumi di vendita indicano il numero di unità vendute (quanti eBook sono stati comprati) mentre le vendite dicono quanti soldi sono stati spesi per comprare eBook. Dunque, secondo i dati Nielsen sono stati venduti meno libri digitali, ma il giro d'affari relativo a questa categoria di prodotto, cioè, terra terra, i soldi spesi in eBook sarebbero aumentati. Com'è possibile? Forse è dovuto al fatto che il prezzo medio di un eBook è salito del 14% nell'ultimo anno. 

Seconda ipotesi: bisogna tener conto del campione utilizzato da Nielsen per la sua ricerca: i dati utilizzati provengono infatti da 30 editori, scelti fra i maggiori degli USA; invece la AAP ha usato un campione di 1.209 case editrici. 

Probabile spiegazione: un mix delle due ipotesi di cui sopra. Adesso comincia a diventare tutto più chiaro. Non è la prima volta che parliamo dei prezzi degli eBook, avevamo infatti già disquisito sulle possibili conseguenze di un'eccessiva differenza di prezzo tra libro digitale e cartaceo, e sul fatto che se gli editori preferiscono evitare di vendere i primi a prezzi stracciati è per evitare cannibalizzazioni. Il dato di Nielsen, anche tenendo conto della differenza tra volumi e vendite, dice qualcosa di prevedibile, ossia che ad aumento del prezzo corrisponde calo della domanda. 

Intanto, in tutto questo a me manca un pezzetto: ma la vendita di libri in generale come va? Cioè, questo calo del 6% (che sia sui volumi o sulle vendite freghiamocene per un secondo) accompagna un calo generale delle vendite di libri, o gli corrisponde una crescita (o stagnazione) delle vendite del cartaceo? Mettiamo insieme i pezzi giusto per tirare un po' le fila. Guardando per bene i dati Nielsen si scopre che sul digitale resiste bene la categoria Adult Fiction, le unità vendute riconducibili a questo genere sono per il 51% digitali; anche sul romanzo generico l'eBook resiste bene, occupando esattamente metà delle copie vendute. Congiuntamente, per questi generi calano le vendite di cartaceo; o meglio, i lettori fedeli a questi generi passano spesso e volentieri all'eBook. I giovani e i teen-agers invece preferiscono il cartaceo, tant'è che le vendite di libri cartacei per bambini e di Young Adult sono cresciute (e dire che il loro prezzo è salito…). Altro dato significativo: il 49% dei lettori che hanno acquistato libri nel 2014 ha comprato sia cartacei che eBook. Insomma, negli USA si sta definendo una separazione tra generi che i lettori prediligono leggere su carta e generi per i quali preferiscono l'eReader

E in Italia? Nel settore editoriale il digitale è l'unico a crescere, ma occupa un posticino marginale. C'è chi ha detto che nel 2018 le vendite di eBook supereranno quelle dei libri di carta, ma alla luce della complessità del mercato editoriale americano sembra difficile fare previsioni nette e ridurre la questione a una gara tra carta e schermo. 

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