A breve l’attesa dei più accaniti librofili volgerà finalmente al termine: domani libri freschi di stampa e startup innovative, filosofi internazionali e chef vegani torneranno a occupare i quattro padiglioni del Lingotto torinese per la più autorevole kermesse italiana dedicata all’editoria (e non solo).
Il Salone Internazionale del Libro inaugura la sua XXVIII edizione e propone un programma sempre più caleidoscopico: tra laboratori e convegni, sono 1.200 gli eventi che si succederanno da domani fino a lunedì 18 maggio, dalle 9 alle 22. Qui ne potrete trovare la lista completa, ma ricordatevi: non c’è ancora alcuna app scaricabile che possa garantirvi il dono dell’ubiquità.
Ma veniamo alle novità previste per la cinque giorni.
Nell’anno dell’Expo di Milano, il Salone si concentrerà sul tema delle Meraviglie d’Italia diventando l’occasione per ripensare la tutela e la valorizzazione dei beni artistici e culturali nazionali all’interno di un contesto culturale, politico ed economico ormai globale. «Come metabolizzare e reinterpretare questa straordinaria tradizione? Come trasformarla nei fermenti attivi di un progetto che sappia guardare lontano, e non soltanto alla scadenza elettorale più vicina?», questi alcuni degli interrogativi esposti durante la conferenza di presentazione dal Direttore editoriale Ernesto Ferrero.
A tentare di districare la matassa: l’impegno civile di Salvatore Settis e Tomaso Montanari, lo humor alsaziano di Philippe Daverio, la verve anticonvenzionale di Vittorio Sgarbi. Tra gli altri interventi vi segnaliamo: Flavio Cairoli che disvelerà i capolavori poco noti al grande pubblico perché fuori dalle mete turistiche, Cesare De Seta e Attilio Brilli che rievocheranno la tradizione del Grand Tour osservando le “meraviglie” italiane dalla prospettiva dei giovani rampolli d’Europa (qui i dettagli).
La nazione ospite è la Germania, come suggerito anche dall’immagine rappresentativa della rassegna: il giovane Goethe ritratto da Tischbein, che per secoli ha contemplato serenamente la campagna romana, per l’occasione è divenuto protagonista di un set cinematografico corredato da ghiottonerie italiane, Stradivari e qualsivoglia eccellenza del Made in Italy. Forse che nello stesso anno di Expo e dei suoi famigerati rendering anche il Salone non ha voluto risparmiarsi dall’uso di Photoshop?
Ad ogni modo, la nazione tedesca sarà presente con un proprio stand multimediale nel Padiglione 3 dando spazio al dialogo tra discipline trasversali, dalla filosofia di Markus Gabriel all’economia del direttore del Max Plank Institute Wolfgang Streeck, ad autori cosmopoliti come la scrittrice ucraina Katja Petrovskaja.
Il Padiglione 1, invece, sarà interamente dedicato ad Officina. Editoria di progetto che, per la curatela di Giuseppe Culicchia, si cimenterà nella scoperta dello “Slow book”. Rivolti ai professionisti dell’editoria indipendente, gli incontri e i workshop avranno la finalità di apprendere il sapere artigiano legato al libro, a 500 anni dalla morte dell’umanista veneziano che – proprio del libro – ne avrebbe rivoluzionate le sorti: Aldo Manuzio. In questo modo Officina, che si ripropone dopo il successo dell’edizione 2014, intende dare un «segnale in controtendenza rispetto alla fretta che contraddistingue questi nostri anni: perché i buoni libri durano nel tempo, anche quando non entrano in classifica».
Per il terzo anno consecutivo il Padiglione 2 ospiterà Casa Cookbook, il “tempio del gusto” del Salone per le pubblicazioni enogastronomiche. Ventinove espositori, una cucina per showcooking e CookLab; ma diciamocelo… sarebbe mai potuto mancare uno spazio per i vegani? Giammai: ogni giorno i workshop aperti al pubblico e le lezioni della chef Annalisa Malerba scopriranno le virtù delle piante nella cucina naturale; a far da contorno: laboratori sui cocktail o sui sapori orientali, appuntamenti per bambini o i segreti del visual food.
Un ulteriore focus, poi, riguarda l’innovazione nel campo dell’editoria.
Se siete ancora convinti che l’e-book sia un oggetto cool, le dieci startup selezionate per Book to the future, presentando il proprio progetto al pubblico e agli investitori, ve lo faranno apparire desueto. In parallelo, l’Incubatore rivolgerà specifici seminari sull'impiego delle tecnologie 2.0 a 31 case editrici indipendenti e attive da meno di due anni.
La degna cornice di questo Salone è il Salone OFF, con i suoi 500 eventi. Teatri, scuole ed ex fabbriche dell'intera provincia di Torino sono e saranno coinvolte dal 7 maggio e al 30 in reading, proiezioni di film e tante altre “meraviglie": non vi rimane che partecipare!
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