Quantcast
Channel: Finzioni Magazine
Viewing all articles
Browse latest Browse all 3302

I libri sullo schermo al Festival di Cannes

$
0
0

Si sa che il connubio cinema-letteratura, con tutti i dovuti limiti ‒ il libro è (quasi) sempre “molto meglio” del film ‒ è uno dei più forti a livello artistico per interesse e potenzialità attrattive: tra lettori e cinefili, con qualche nome giusto nel cast il successo al botteghino è solitamente garantito. Potremmo a questo punto citare una lista interminabile di casi illustri; ma, consapevoli che probabilmente non ne usciremmo vivi, guarderemo piuttosto al prossimo futuro e a ciò che ci aspetta sul grande schermo. 

Come? Facendo riferimento a uno degli appuntamenti fondamentali del panorama cinematografico internazionale, il Festival di Cannes: la selezione ufficiale dei film che parteciperanno alla sessantottesima edizione dell’evento che si terrà in Francia dal 13 al 24 maggio, annunciata lo scorso 16 aprile, conferma ancora una volta il profondo legame tra le due arti, annoverando al suo interno un discreto numero di sceneggiature adattate o ispirate a opere e romanzi. Vediamone alcune.

Immancabile, sull’onda dello sfruttamento commerciale parallelo alla scadenza dei diritti, l'onnipresente Il piccolo principe, omaggio animato in stop-motion a Antoine de Saint-Exupéry firmato Mark Osborne. Molto atteso da grandi e piccini, il film d’animazione sarà presentato in occasione del festival ma non prenderà parte alla competizione. 

Per il suo esordio alla regia, anche in questo caso fuori concorso, l’attrice Natalie Portman si è affidata a un grande nome, scegliendo di portare sullo schermo A Tale of Love and Darkness di Amos Oz: dirigendo le memorie dello scrittore e giornalista relative agli anni successivi alla fondazione dello stato di Israele, la Portman recupera le sue origini (è nata a Gerusalemme), senza rinunciare a un posto dall'altra parte della cinepresa, nel ruolo della madre mentalmente instabile di Oz. 

L’australiano Justin Kurzel rivisiterà in chiave gotica la tragedia shakespeariana di Macbeth, in un adattamento tendenzialmente fedele all’ambientazione dell'opera nella Scozia medievale, con un Michael Fassbender e una Marion Cotillard alle prese con l’arduo compito di portare sulla scena le controverse forze dell’ambizione e del desiderio. 

Attesissimo Carol di Todd Haynes, con Cate Blanchett e Rooney Mara: si tratta dell'adattamento di The Price of Salt, secondo romanzo della giallista americana Patricia Highsmith, il cui soggetto – la storia d'amore omosessuale tra una ragazza e una donna sposata -, di notevole impatto per il pubblico degli anni Cinquanta, contribuì alla grande fama dell'autrice.

Gus Van Sant scommette invece sulla nuova e talentuosa penna americana di Robert James Russell, dirigendo il film tratto dal suo primo e omonimo romanzo Sea of trees, sulle misteriose vicende di un americano e un giapponese che si incontrano nella foresta dei suicidi di Aokigahara in Giappone e decidono di abbandonare il loro proposito originario per intraprendere una sorta di viaggio iniziatico verso la sopravvivenza. Nel cast, tra gli altri, Matthew McConaughey e Naomi Watts. 

In Francia lo scrittore Samuel Benchetrit prende in mano la cinepresa per portare sullo schermo, sebbene fuori gara, il primo dei cinque tomi del romanzo biografico Les chroniques de l’Asphalte. In questa prima parte, il malfunzionamento di un ascensore provoca il susseguirsi di incontri tra diversi personaggi con differenti storie. Nel cast Isabelle Huppert. 

Direzione inversa – dal film al libro – per l’ormai per definizione sopra le righe Paolo Sorrentino, il cui ultimo Youth – La giovinezza sta già facendo discutere, fomentando aspettative e scetticismo. La sceneggiatura, incentrata sulle vicende dei due anziani amici Mick, regista agli sgoccioli della carriera, e Fred, ex direttore d’orchestra ritiratosi da tempo, che si ritrovano a tirare le somme delle loro esistenze in un albergo di lusso sulle Alpi, «si legge come un romanzo». Che non a caso uscirà il 21 maggio in libreria per Rizzoli.
Se si considera il successo della prima prova di scrittura Hanno tutti ragione, tra scaffali e botteghini il vincitore del premio Oscar avrà di che riempirsi le tasche. (Di nuovo.)

In diretta competizione con il pluripremiato partenopeo si colloca Matteo Garrone, con un progetto a dir poco ambizioso: Tale of Tales – Il racconto dei racconti è liberamente ispirato a Lu cunto de li cunti di Giambattista Basile, letterato e scrittore napoletano dell’epoca barocca nonché punto di riferimento imprescindibile della letteratura fiabesca come forma di espressione popolare.
La vicenda ruota infatti intorno a tre regni e ai rispettivi sovrani, interpretati da Salma Hayek, Vincent Cassel e Toby Jones. Un excursus tra i generi alla base dell’immaginario collettivo e del nostro patrimonio culturale: più letterario di così…

In tema di leggende, anche l’attrice Valérie Donizelli si prepara a portare in gara Marguerite et Julien, per quanto in questo caso non si possa propriamente parlare di un adattamento; tuttavia, le vicende adulterine e incestuose dei due figli di Jean III de Ravalet, signore di Tourlaville, sono talmente celebri da aver ispirato scrittori e registi di tutti i tempi, non ultimo François Truffaut (che negli anni ’70 aveva abbandonato il progetto sceneggiato da Jean Gruault).

Insomma, tra classici della letteratura e scrittori-registi il programma di quest’anno si presenta letterariamente ghiotto: a prescindere dal festival, molte pagine scritte popoleranno nei prossimi mesi le sale, e noi non possiamo che esserne ben lieti. 

L'articolo I libri sullo schermo al Festival di Cannes sembra essere il primo su Finzioni.


Viewing all articles
Browse latest Browse all 3302

Trending Articles