I fatti sono noti a tutti: il nostro primo ministro Matteo Renzi, per non smentire la sua fama di uno informale, ha deciso di presentarsi a un’udienza in Vaticano con una cassa di vino toscano, lo stesso regalo che voi portate ogni anno a vostra zia per il cenone della Vigilia.
Il Papa lo ha guardato perplesso e gli ha detto: grazie del pensiero, ma sono astemio, lo avevo pure dichiarato durante il mio viaggio in Brasile.
Renzi c’è rimasto male, ma poi Agnese è stata brava a dirottare l’attenzione sui bambini, che sono stati bravi a scuola e sono già capi scout, e il tutto è finito a cantucci e vin santo (solo cantucci per il Santo Padre, sia ben chiaro).
Aggiungo una parentesi. Se Gesù ha mutato l'acqua in vino durante le nozze di Cana, perché Papa Francesco non può mutare il vino in acqua?
Quello che non è noto a tutti è il retroscena. Quello che non tutti sanno è che quel regalo sbagliato di Matteo ha messo nei casini, o meglio dire imbarazzi, anche il Sesta e la sottoscritta, che in apparenza non c’entrerebbero un bel niente.
In quei giorni infatti, come tutti gli anni da tre anni a questa parte, io e il Sesta ci apprestavamo a regalare un libro al Santo Padre (qui e qui le puntate precedenti). Era da alcuni mesi a dire il vero che lavoravamo a questo presente, perché volevamo fare qualcosa di speciale. Eravamo riusciti ad ottenere il sesto capitolo della saga di Le cronache del ghiaccio e del fuoco, che uscirà per tutti postumo, ma non per noi. Fare il nome di Francesco infatti ci aveva aperto un paio di porte. Era pure autografato.
Ma dopo la gaffe di Matteo, come non farsi la più scontata delle domande: e se il Papa non leggesse il fantasy? E se lo avesse pure dichiarato in un’intervista alla stampa coreana in occasione del suo viaggio nell’agosto 2014, intervista a noi sfuggita?
Così abbiamo deciso di indagare. Si dà il caso che il Sesta abbia un amico che ha uno zio svizzero che conosce una guardia svizzera. Da lui otteniamo il cellulare di Francesco. Lo chiamiamo un paio di volte, ma scatta la segreteria. Nell’attesa parte la colonna sonora di Breaking Bad, seguita dal classico lasciate un messaggio dopo il bip. Io e il Sesta siamo in viva voce, ci presentiamo, ci accreditiamo come Finzioni, e poi andiamo al sodo chiedendo se gli piace il fantasy. Lasciamo il cellulare del Sesta perché ci richiami.
Passano un paio di giorni, ma nessuna telefonata. Iniziamo a essere in ansia, calcoliamo che anche con la posta prioritaria, tenendo conto di ogni variabile compresa una tempesta di neve, non ci rimangono molti giorni per recapitare il pacco entro Natale. Proviamo quindi con un tweet a @Pontifex.it.
I 140 caratteri non ci permettono forse di spiegarci come vorremmo. Dopo averci pensato ventiquattro ore, scriviamo.
Francesco, siamo Fra e Sesta di @Finzioni, stiamo facendo un’indagine sui gusti degli italiani e vorremmo sapere se leggi il fantasy. Risp.
La storia dell’indagine è una balla ma non voglio rovinare al storia.
Nessuna risposta, non ci rimane che provare con i canali ufficiali: la Sala Stampa della Santa Sede. Cerchiamo l’indirizzo mail di Padre Lombardi e non lo troviamo, per cui tentiamo con gli account di posta più comuni. Abbiamo fortuna al primo colpo con Padre.Lombaradixxx24cm@gmail.com. Ci risponde dopo poche ore e la risposta ha l’effetto di una tegola in mezzo agli occhi: il Santo Padre odia il Fantasy, lo trova blasfemo. Lo dichiarò in un’intervista alla stampa coreana.
Cambio di narratore, parla il Sesta
Presi dallo sconforto… allora abbiamo deciso di partire dalle cose classiche. In fondo se noi lettori ci troviamo sempre con qualche libro dobbio per Natale, è perché i nostri amici sanno che ci piace leggere (anche se non sanno cosa). Quindi, caro Francisco, con la mia amica Modena abbiamo deciso di regalarti un libro di cui molte volte hai letto la storia, ma mai in questo modo.
Prendila come una variazione sul tema. In fondo anche tu ne fai tante con il tuo stile innovativo e i tuoi modi per nulla simili a quelli del tuo predecessore tedesco. Eh insomma, caro Bergoglio, sotto l'albero di Natale di piazza San Pietro, troverai un libro di Christopher Moore, si intitola Il vangelo secondo Biff, Amico d'infanzia di Gesù. Qui tutti fatti storici narrati nei 4 vangeli canonici vengono riletti e rinarrati sotto una luce un po' diversa, un po' comica, un po'… come dire… innovativa. Siamo certi che lo troverai interessante.
In fondo, non di solo pane vive l'uomo, no?
Rimanendo a disposizione, porgiamo distinti salute
Donna Francesca Modena, svostra umilissima serva
Andrea H. Sestam, Servitore del Fuoco Segreto, reggente la fiamma di Anor
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