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I lettori preferiscono autori del loro stesso sesso

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Quanti di voi, cari i miei lettori, di fronte al titolo qui sopra hanno fatto una faccia incredula, si sono detti «Macché, non è affatto vero» e sono corsi con la memoria a recuperare il primo libro che potesse smentire l’affermazione? La notizia ci arriva da una ricerca condotta da Goodreads, "Sex and Reading: A Look at Who's Reading Whom", e pubblicata nei giorni scorsi, che il sito ha realizzato per dare un’occhiata al comportamento di uomini e donne quando si parla libri. L’idea, su ispirazione anche della campagna #readwomen2014 lanciata dalla scrittrice e illustratrice Joanna Walsh, era a quella di capire un po’ qual è la situazione nel mondo dei lettori per quanto riguarda le differenze di genere.

Cosa è stato fatto? Goodreads ha preso in considerazione un campione di 40.000 membri iscritti al sito – i più attivi del 2014 – divisi ugualmente tra maschi e femmine, e ne ha osservato i comportamenti “letterari”. Tra i dati rilevati, il numero di libri letti nell’anno (lo stesso per maschi e femmine), il numero di libri pubblicati nel 2014 letti nell’anno (il doppio per le femmine), l’apprezzamento da parte dei lettori per le opere di autrici (in media, sia femmine che maschi hanno mostrato di gradire maggiormente i libri scritti da donne). Addirittura! Quindi che baggianate ci vieni a raccontare, mi direte voi. Però, però… alla fine, quando si vanno a vedere i titoli di quest’anno più popolari su Goodreads, «we are still sticking to our own sex» mette nero su bianco l’infografica birichina. Eh sì, perché i dati parlano chiaro: tra i 50 titoli del 2014 più letti dai maschi, 45 sono di scrittori e solo 5 di scrittrici. Lo stesso, ma al contrario, vale per i 50 titoli più letti dalle femmine, sennonché tra i 5 libri di autori maschi spicca Robert Galbraith, pseudonimo sotto il quale tutti sanno celarsi l’indubbiamente donna JK Rowling.

È logico che ci sono alcune precisazioni da fare a proposito di questi dati, ad esempio va notato che si riferiscono solo a un campione di lettori forti e attivi su Goodreads e quindi il risultato non si può estendere in automatico a tutti. Inoltre, benché gli uomini tendano a leggere di più gli scrittori e le donne preferiscano le scrittrici, è stato dimostrato che ciascun sesso è per lo più aperto ad autori di quello opposto.

Come interpretare comunque il risultato? Elizabeth Khuri Chandler, co-fondatrice di Goodreads, spiega che molti utenti del sito hanno commentato la ricerca dicendo di preferire scrittori del proprio sesso per affinità di interessi, convinti di essere meno coinvolti dai generi e dai temi trattati da un autore del sesso opposto. Ma, aggiunge anche Khuri Chandler, molti altri hanno scritto di non decidere a priori di leggere un autore maschio o femmina e che tutto dipende in fondo dal libro.

Per quel che mi riguarda, rientro abbastanza nel trend individuato, e devo dire che la cosa non mi stupisce. Già più di una volta mi è capitato di riflettere che moltissimi dei libri sui miei scaffali sono di autrici femmine. Non mi ero però mai spinta a prendere in considerazione i numeri, quindi potrei farlo ora e vedere cosa salta fuori dall’elenco degli ultimi cinque libri che ho letto: Sto bene è solo la fine del mondo di Ignazio Tarantino; I giorni dell’abbandono di Elena Ferrante; La donna è un’isola di Auđur Ava Ólafsdóttir; La somma dei giorni di Isabel Allende e Tenera è la notte di Fitzgerald. Due autori maschi su cinque, il mio profilo coincide: non troppo disdegnosa degli scrittori, ma tendenzialmente propensa alle scrittrici. Controprova: chiedere al mio ragazzo. Questo è quel che ne risulta: Roderick Duddle di Michele Mari; Verso la foce e Narratori delle pianure di Gianni Celati; Lionel Asbo di Martin Amis e Austerlitz di W.G. Sebald…

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