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Il Super Thursday e le speranze dei librai britannici

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(photocredit: guardian)

 

Giovedì 9 ottobre per gli italiani sarà un giovedì abbastanza ordinario. Si festeggia San Dionigi, sarà la Giornata mondiale della Posta e compiono gli anni, tra i tanti, l'attore Andrea Sartoretti e la pallavolista Valentina Fiorin. Nel Regno Unito, invece, ci sarà il Super Thursday, un giorno particolarmente speciale per le librerie indipendenti a caccia di clienti. 

Perché, vi chiederete, cosa succede in questo Super Thursday? In pratica si tratta di un giorno in cui si pubblicano contemporaneamente centinaia, se non migliaia di nuovi titoli. L'anno scorso se ne contarono ben 1569, per dire. Non si tratta certo di un'iniziativa isolata. Come sapete, ci sono il Black Friday, lo Small Business Saturday e l'Indie First Day, giornate dedicate allo shopping presso negozi locali, tradizionali (per gli acquisti online invece c'è il Cyber Monday), tentativi di riportare la gente nei negozi e indicatori per capire, in vista del Natale, quanto e come si è disposti a spendere. 

Il prossimo giovedì i lettori inglesi troveranno in libreria parecchie nuove uscite di autori best seller e i librai proveranno a rifiatare un po', nella piacevole illusione che, per un giorno, tutte le maledizioni lanciate ad Amazon e agli altri negozi online abbiano sortito l'effetto sperato. Sì, perché la vita delle librerie tradizionali non è dura soltanto entro i confini italici ed eventi come questo diventano una specie di festività laica, il giorno che i librai britannici devono cerchiare sul calendario e a cui devono prepararsi con una certa trepidazione. Certo che 315 nuove uscite non sono poche, e bisogna organizzarsi per evitare che il giorno della gloria diventi il giorno del disastro, con libri che non sono arrivati e clienti che urlano frasi ingiuriose, mentre da qualche parte nel mondo Jeff Bezos sorride, solleva un calice verso il cielo e brinda alla vita, godendosi il suo supergiovedì. 

Al Guardian, il presidente della Booksellers Association Tim Walker ha detto che soffre sempre quando vede la gente in libreria che controlla il codice a barre dei libri con il cellulare per vedere quanto riesce a risparmiare comprandolo online. Eppure lo spirito sembra positivo, perché il calo delle vendite è stabile al 6,5% e per quest'anno non dovrebbero esserci peggioramenti, anzi, la speranza è che si possa invertire la tendenza. Come detto, il Super Thursday è soprattutto un'anticipazione del periodo natalizio, una cartina al tornasole per capire cosa bisogna aspettarsi dai lettori-acquirenti nella stagione fondamentale per il mercato editoriale. È solo freddo marketing mascherato da romanticismo librario? È un complotto degli editori? Degli scozzesi? Purtroppo non abbiamo risposte a queste domande e giovedì la maggior parte di noi trascorrerà un normalissimo giovedì, fatta eccezione per tutti i Dionigi. Il loro sarà un po' più super del nostro, ma solo un po'. 

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