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Fly me to the moon… and more!

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Mi è capitato recentemente di ripensare alla tesina che portai, ormai qualche anno fa, all'orale dell'esame di maturità. La intitolai, forse immodestamente, "Vita, morte e miracoli de… L'universo!".

Il lavorino, che effettivamente risultò interessante e apprezzato, comprendeva un capitolone sulla storia dell'astronomia, un capitolo più breve sull'evoluzione dell'universo dal Big Bang a oggi e, per ultimo, una "lettura critica" de La struttura delle rivoluzioni scientifiche di Thomas S. Kuhn. Ebbene, un po' di tempo dopo, la vecchia tesina torna ed essermi utile oggi, dandomi l'ispirazione per una nuova recensione.

Parliamo di astronomia, mi pare ovvio, ma non andiamo a investigare i misteri ai confini del cosmo (a cui ha già pensato il bravo Carlo Rovelli). Rimaniamo decisamente in "provincia", a soli 384.400 kilometri dal nostro pianeta, per parlare del suo unico satellite naturale: la Luna.

A farci da Cicerone in questo viaggio astronautico non sono né Neil Armstrong, né Buzz Aldrin, anche se meriterebberoa pieno titolo di accompagnarci, visto che il 20 Luglio di 45 anni fa, furono i primi a compiere l'allunaggio. Ci pensa invece il tedesco Bernd Brunner, già autore di Uomini e orsi. Una breve storia e L'arte di stare sdraiati. Manuale di vita orizzontale.

Brunner, scrittore poliedrico, formatosi a Berlino e Seattle ma trasferitosi ad Istanbul, ed interessato specialmente alle intersezioni fra storia culturale e storia della scienza, non ha potuto resistere (chi ci riuscirebbe?!) a quel fantastico oggetto cosmico, dal diametro medio di 3476 km, che orbita sopra alle nostre teste. Perché si sa, la Luna ha da sempre avuto un ruolo fondamentale nell'evoluzione della civiltà umana, che siate stati poeti come Giacomo Leopardi o fisici come Galileo Galilei.

Del satellite terrestre, sul quale ancora gli studiosi di astrofisica e planetologia dibattono in merito alla formazione geochimica e alle proprietà morfologiche, hanno parlato, cantato e scritto praticamente tutti, anche in letteratura, da Mark Twain a Edgar Allan Poe, passando per Frank Sinatra. Non solo, la stessa cultura "popolare" è ricchissima di aneddoti sulla Luna, basti pensare al suo ruolo, ancora non del tutto chiaro, nell'alternanza delle colture agricole o al suo effetto regolatore delle maree.

Bernd Brunner, con il suo Stregati dalla luna. Viaggi immaginari sul nostro satellite, ci accompagna davvero in una passeggiata astronomica capace di farci meditare su quanto i corpi celesti abbiano avuto un'importanza cruciale nell'avanzamento della nostra civiltà, costringendoci soprattutto a mettere in discussione il buon senso con le leggi matematiche e le osservazioni fisiche, come se davvero avessero in sé un qualcosa di magico. E forse ce l'hanno.

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