Libreria, [li-bre-rì-a] s.f.: Mobile, scaffale per accogliere e custodire libri
Borges diceva che ordinare una libreria è esercitare, silenziosamente, l'arte della critica.
Forse non diceva esattamente questo – ha parlato di biblioteche e non di librerie – ma, insomma, ci siamo capiti.
Non so voi, ma la parete che preferisco, a casa mia, è quella occupata dai quattro moduli Billy – a cui presto se ne aggiungerà un quinto – che troneggiano orizzontalmente per due dei sette metri a disposizione.
Ci sono più storie in quei duecento centimetri e briscole che in tutta la casa, che in tutto il condominio, che in tutta la città.
Esagerato, direte voi, ci sarà una biblioteca, dove abiti, come hai detto che si chiama, il posto?
Sì che c'è, testolina, ma i libri di casa mia sono storie mie: quei libri li ho vissuti, magari non me li ricordo tutti, ma su alcune di quelle pagine si sono asciugate le mie lacrime e in altre ci sono i miei nove anni, sedici anni, diciannove anni, venticinque anni e se le riaprissi ci troverei me stesso, i miei pensieri che ci ho chiuso dentro, sarebbe come rileggermi, sarebbe come sconfiggere il tempo e guardarmi in differita, non so se mi spiego.
Dovete sapere che quando entro in una casa i miei occhiali puntano decisi alla zona libri, ma non lanciano alcun guanto di sfida: mera curiosità, scorrono i dorsi, accarezzano gli angoli, robe così.
(Sto cercando di obbligare Arturo Bandini, il gatto, a farsi fare una foto insieme alla libreria di casa: non ne vuole sapere.)
In questo momento ho esercitato l'arte della critica ordinandoli per argomenti, i libri.
C'è stata una fase in cui li sistemavo alfabeticamente, un'altra fase in cui erano ad canis cazzum – ma poi Platone non gradiva la compagnia di Lovecraft – un momento in cui ho pensato di dividerli per aree geografiche – follia pura – per secoli – follia purissima – o per affinità cromatiche – minchiata proprio.
E voi, come li ordinate i libri nella vostra libreria casalinga? Dov'è? Di che colore è? Quanti ne contiene? Cosa ci avete appiccicato sopra? (Io sono stato capace di appiccicare quella roba che vedete qui accanto e Isabella – la mia fidanzata nonché comproprietaria della libreria – mi prende ancora per il culo).
Fate la foto, dai!
Ricordatevi che stiamo alle librerie come Briatore agli yacht – è questa la misura della nostra ricchezza* – e se non postate la foto della vostra libreria casalinga non è vero che leggete i libri!
* in termini intellettuali, siamo tutti colle pezze al culo.
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