
Nella foto: la Shakespeare & Company, una delle librerie più famose di Parigi
Aurélie Filippetti, ministro della cultura francese, già nota per la sua aspra battaglia contro Amazon, ha cantato vittoria questa settimana, quando il Senato si è pronunciato a favore della proposta di legge «anti-Amazon», precedentemente approvata dall'Assemblée lo scorso tre ottobre. (Ne ha parlato ai tempi la nostra Francesca Modena qui). La legge impedirà ad Amazon e ad altri operatori simili di cumulare il beneficio della consegna a domicilio gratuita alla concessione di sconto del 5% per la vendita di libri online, vigente dal 1981 e stipulata ai tempi per adattare la legge sul prezzo dei libri all'era digitale.
La Filippetti avrebbe dichiarato:
La proposizione adottata dal Senato è una piccola pietra nell'edificio che stiamo costruendo, corrispondente ad un piano per salvare le librerie. Ma si tratta di un aspetto importante. Sappiamo che Amazon ha utilizzato il beneficio della consegna gratuita a domicilio cumulato allo sconto del 5% e anzi ne ha fatto uno dei propri cavalli di battaglia per conquistare il mercato francese. C'è anche un piano di aiuti alle librerie per sostenere, ad esempio, chi voglia ridare vigore ai siti della libreria Chapitre.
Chapitre è una nota catena di librerie francese in liquidazione giudiziaria dal 2 Dicembre.
La legge si inserisce infatti in un piano in favore delle librerie ideato dal ministro Filippetti, che comprende dispositivi finanziari con sovvenzioni fino a 11 milioni di euro da parte di fondi pubblici e 7 milioni dagli editori, oltre al raddoppio degli aiuti annuali da parte del Centro nazionale del libro.
Amazon, fin dal momento dell'approvazione alla Camera, aveva ritenuto «discriminatorio» il provvedimento, che avrebbe, a parere dell'azienda di Bezos, ridotto la libertà di acquisto dei francesi. Terry Craven, libraio alla celebre Shakespeare & Company di Parigi, aveva commentato dicendo che la legge era in linea con altre già adottate in Francia e che, semplicemente, l'idea di libero mercato che ha Amazon, è diversa da quella dello stato francese.
Le Nouvel Observateur, però, fa notare una cosa: davvero questo provvedimento salverà le librerie? Limitando il potere di Amazon di giocare sul prezzo, il governo francese sta toccando il tasto giusto per far sì che i consumatori si indirizzino di nuovo verso le librerie? Forse no. Forse bisognerebbe indagare più a fondo le abitudini dei consumatori per vedere come mai si assiste a questo fenomeno. Forse non è il prezzo del libro e la consegna a domicilio gratuita che rende Amazon una corsia preferenziale, ma basta il fatto che, online, ci sia la possibilità di trovare scorte praticamente sempre a disposizione, varietà e comodità.
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