
No, quello che voglio dire è che se sto giocando a WoW non me ne può fregare di meno di trovarmi tra il mana e l'armatura in adamantio il nuovo eBook di Moccia. Manco potessi comprare le pergamene digitali. Cioè, non vi rendete conto che sto investendo tempo, denaro ed energie per estraniarmi dal mondo reale? Ah, wait: dite che anche leggere è una discreta fuga dalla realtà? (Anonimo)
Non so se avete mai sentito parlare di product placement: quella roba fastidiosa per cui ci ritroviamo pubblicità sgodevole in luoghi e momenti inaspettati. C'è da dire che non tutti i mali vengono per nuocere, se la malvagia mente dietro al product in questione escogita un placement davvero azzeccato. È poi quello che ha fatto Alpenwolf, una piccola ma internazionale azienda che sviluppa giochi online, con il gioco in uscita il 15 Novembre, First Sword.
First Sword è un gioco di avventura testuale ambientato all'epoca dell'Impero Romano, in cui il giocatore deve allenare e far combattere tra loro i gladiatori protagonisti del gioco stesso. Il concept è molto simile a Top Eleven, per chi lo conosce (tipo Football Manager).
Non è Wolrd of Warcraft, ok, ma la piccola azienda si sta proponendo come pioniere nell'aprire un nuovo canale di vendita editoriale: nello store del gioco oltre ad armature, spade, pozioni e altri utilissimi oggetti della vita quotidiana di un gladiatore, saranno acquistabili anche musica ed eBook.
Sulla natura di questi ebook al momento non ci è dato sapere granché; sul sito ufficiale si parla molto in generale di libri digitali, manuali strategici e un bel nebulosissimo "eccetera". I fantomatici eBook in questione saranno disponibili a prezzi bassissimi, intorno alle 24 monete massimo ($5 del mondo dei gamers). Insomma, prezzi in grado di competer con Amazon.
È il canale di vendita che non è però in grado di competere con Amazon, e a dirla tutta con nessun altro store. Tuttavia, il potenziale è molto buono considerando che l'utente medio di un gioco online è in genere molto attratto dalla fiction, dal fantasy e dal mondo parallelo ad essi correlato. Dunque uno store rifornito di testi ad hoc, come un classico Tolkien o un gettonato Martin (ma anche un Dan Brown o un Conan Doyle avrebbero il loro senso), potrebbe rivelarsi una buona fonte di guadagno per i produttori, oltre ad un'ottima scusa per invogliare i giocatori a leggere, acquistando gli eBook comodamente in sessione di gioco. È proprio questo il fattore su cui contano alla Alpenwolf. Theo Bale, autore, musicista, giornalista di videogame e sviluppatore di First Sword, ha dichiarato:
"I think every company in the industry is going to adopt something like this within 18 months"
(Credo che ogni compagnia del settore adotterà una soluzione simile nell'arco dei prossimi 18 mesi)
Insomma, se si sta cercando il modo di ravvivare il mercato e salvare l'economia editoriale, aprire nuovi canali di vendita potrebbe rivelarsi un investimento, dalla parte degli addetti ai lavori. Dalla parte del lettore, un product placement ben pensato come questo può rivelarsi un aiuto nella ricerca di una buona lettura.
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