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1Q84, regia di M. Night Shyamalan

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Immagine di S.Zaccaria e D.Fraccaro

1Q84 è stato salutato come il capolavoro di Haruki Murakami. Il successo di questo romanzo ha fatto persino parlare di Nobel, prima che andasse a quel cinese che nessuno ha letto.

1Q84 è un romanzo visionario, poetico, raffinato. Presenta temi affascinanti e complessi quali il fanatismo religioso, i legami genitore-figlio, la violenza, l’omicidio e la vendetta. I suoi personaggi hanno personalità forti e storie intriganti. Non manca di azione, complotti e investigazioni. E soprattutto è dotato di quella carica magica, surreale e seducente che caratterizza la poetica di Murakami.

Questi elementi ci fanno pensare che 1Q84 potrebbe diventare un film eccellente, in cui si troverebbero coniugati azione e introspezione, immagini suggestive e personaggi carismatici. Ma per realizzare un tale kolossal ci vorrebbe una troupe d’eccezione. Ecco la proposta della Finzioni Film Production!

REGIA

Realismo magico, analisi psicologica, tematiche forti, situazioni poetiche: elencando le caratteristiche di 1Q84, non può che venirmi in mente il film Lady in the water. Quindi la regia se la aggiudica M. Night Shyamalan. E se pensate che Lady in the Water abbia un’atmosfera un po’ troppo serena e lieve per i toni di 1Q84, il medesimo regista ha ben dimostrato di saperci fare con le tinte torbide e misteriose in film come Il sesto senso e The village.

CAST

Aomame – Lucy Liu. I panni della killer li ha vestiti più volte, una su tutte nello spettacolare e folle Kill Bill vol. 1. Certo Aomame è un’assassina alquanto sui generis, guidata da precisi principi, dall’animo sensibile e innamorato e dalla personalità ben più sfaccettata della maggior parte dei personaggi a cui l’attrice cinese-americana è abituata. Ma confidiamo che sia in grado di sfoderare doti interpretative nascoste. In ogni caso, è un viso che fa sempre bella figura su una locandina formato gigante.

Tengo – Ken'ichi Matsuyama. L’attore giapponese ha esattamente quel volto a prima vista innocente e comune, ma a un secondo sguardo velatamente misterioso e conturbante che calza a pennello a Tengo. Apparentemente un ordinario professore di matematica che si diletta nella scrittura, in realtà nasconde segreti, sentimenti e capacità insospettabili. Ken’ichi ha già interpretato un personaggio di Murakami: Watanabe in Norwegian Wood, anche in questo caso una figura complessa e segnata da un sentimento d’amore profondo e problematico. Ma è stato anche Elle nell’adattamento cinematografico di Death Note: personaggio ambiguo ed inquietante per eccellenza.

Fukaeri – Zhang Ziyi. Attrice delicata e raffinata, ci è sembrata perfetta per impersonare Fukaeri, affascinante diciassettenne dai modi impenetrabili e insoliti. Ben lungi dall’essere solo una eccentrica ragazza dalla fervida immaginazione, capace di inventare la trama fantasiosa della Crisalide d’aria, si rivelerà il tramite verso una dimensione magica e forse persino divina: infatti la sua difficoltà nel comunicare con le persone cela la facoltà di entrare in contatto con forze sovrannaturali. Personaggio chiave del romanzo, ha bisogno di un’interprete sensibile e seducente, come Zhang Ziyi ha dimostrato di essere in Memorie di una Geisha.

Il Leader – Chow Yun-Fat. Figura imponente e carismatica, capo di una setta religiosa che lo venera come una divinità in terra, il Leader però nasconde un tormento segreto. Anche se non campeggia a lungo sulla scena, necessita di un attore di prim’ordine: chi meglio di Chow Yun-Fat, il volto più noto del cinema di Hong Kong. La star de La tigre e il dragone ha il carisma e il physique du role necessari, e in più possiede la capacità innata di dare spessore e vivacità anche al ruolo più piatto e abusato (dal criminale della Yakuza al maestro di arti marziali). Grazie a lui sicuramente il Leader risulterà una figura convincente e intrigante.

NOTE

Nella trasposizione cinematografica di un romanzo che supera le mille pagine, è naturale che alcune parti vengano tagliate. Una di queste potrebbe essere la vicenda della lenta morte del padre di Tengo in un ospizio lontano da Tokyo. È un vero peccato, perché il viaggio di Tengo nel Paese dei gatti è una delle parti in cui meglio si esprime la capacità di Murakami di insinuare dettagli surreali e inquietanti in un quadro normale. La mia proposta alla regia: e se la si riducesse ad un breve intermezzo, magari realizzato in stop motion?

Un altro dettaglio essenziale in un film in cui l’atmosfera è di vitale importanza è la colonna sonora. La immagino lieve, evocativa e vagamente nostalgica. E a chi affidarla se non ad Alexandre Desplat, che ha firmato le musiche di numerosi film di genere fantastico, una su tutte la deliziosa e suggestiva melodia de Il curioso caso di Benjamin Button? Sicuramente il tema al pianoforte di 1Q84 rimarrà impresso nella memoria dello spettatore a lungo.

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