
Durante le mie ricerche sull'editoria digitale, ho realizzato che la maggior parte degli editori digitali, ma anche gli editori cartacei che si avvicinano timidamente al digitale, pensano che il valore più importante, nonché la principale conquista, in questo campo sia la brevità.
Gli ebook infatti non hanno bisogno di raggiungere una certa lunghezza per poter essere pubblicati; in questo modo, parafrasando 40K editore, i libri possono essere lunghi quanto la storia.
Short is more pare essere la parola d'ordine capace di mettere tutti d'accordo.
Ma qualche giorno fa un'ombra venne a turbare questa lieta atmosfera. Si è temuto che il valore della brevità fosse stato messo in discussione niente popodimeno che da Amazon, che quasi quasi se l'è inventata l'editoria digitale! Abbiamo seguito Jason Boog, editor di GalleryCat per vedere come sono andate le cose.
Qualche giorno fa Marla B ha postato su Kboards, forum della community di scrittori e lettori di Amazon, una parte dell'e-mail che diceva che durante i controlli per la revisione del catalogo KDP gli ebook di meno di 2500 parole erano stati giudicati troppo brevi, quindi non in grado di offrire un'esperienza di lettura soddisfacente.
L'e-mail si concludeva chiedendo agli autori interessati di provvedere a rimpolpare i propri ebook entro cinque giorni, altrimenti sarebbero stati esclusi dal catalogo KDP.
La prima reazione all'interno della community fu di chiedersi se quanto riportato da MarlaB corrispondesse al vero.
In tanti erano scettici perché Amazon è solito imporre cambiamenti repentini al regolamento, ma quando lo fa ci tiene che tutti ne siano informati in maniera chiara e al più presto.
Tanti autori invece, scrissero sul forum che, nonostante i loro lavori risultassero colpiti da questa nuova regola, non avevano ricevuto alcuna e-mail.
Già questo basta a far supporre a Jason Boog che la storia del limite di 2500 parole fosse una bufala.
Angelia Almos, frequentatrice del foum, ha deciso di andare fino in fondo alla questione scrivendo direttamente al centro assistenza KDP, da cui ha ricevuto la seguente risposta:
Hello,
I can confirm that that information is not from Kindle Direct Publishing, therefore it is not true.
I hope this helps.
Thanks for using Amazon KDP.
La brevità è quindi salva! Gli autori potranno continuare a scrivere poco e i lettori saranno liberi di leggere altrettanto: i racconti brevi saranno ancora disponibili su Kindle Store.
L'unico mistero che tutt'ora resta irrisolto è: chi ha scritto l'e-mail pubblicata da Marla B?
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