Coming Boom è una rubrica mensile. Raccoglie una selezione di graphic novel e fumetti del mese che sta per iniziare.
Killoffer, 676 apparizioni di Killofer, Coconino Press. Traduzione di Stefano Sacchitella.
Esce finalmente in Italia questo libro del 2002, candidato nel 2003 ad Angoulême insieme a signori quali Chris Ware, Igort, Daniel Clowes. Sin dalla copertina è evidente come questi disegni non vogliano stare entro dei confini prestabiliti e tutto l’albo è un continuo uscire dagli schemi, visivi e linguistici. Killoffer parte per Montreal e il pensiero ossessivo per un cumulo di piatti non lavati prima di partire dà il via a una psicosi che vede aggiungersi, pagina dopo pagina, un inarrestabile numero di suoi doppi. Gli alter ego occupano letteralmente tutto lo spazio a disposizione in una vertigine paranoica che nel crescendo finale cita Charles Burns e i suoi, nostri, incubi.
Attilio Micheluzzi, Marcel Labrume, Edizioni NPE.
Dopo Dino Battaglia e Sergio Toppi, la NPE continua la pubblicazione ragionata dei Maestri del fumetto italiano d’autore con Attilio Micheluzzi. Arrivato al fumetto molto tardi, dopo i quarant’anni, Micheluzzi è stato un autore prolifico mantenendo sempre un livello di qualità molto alto. Il primo volume è dedicato a Marcel Labrume, un soldato francese combattente in Africa nel 1942, antieroe cinico, ambiguo, e ricco di contraddizioni come il nomen omen suggerisce. Le tavole qui raccolte originariamente erano due storie uscite a puntate su Alter Alter tra il 1980 e il 1983.
Robert Crumb, Mr. Natural e altri perdenti, COMICON Edizioni.
Dopo le prime uscite dedicate alla musica, a Fritz il gatto e agli scrittori arriva il quarto volume di Robert Crumb che vede protagonista Mr. Natural. Mr. Natural è un personaggio che ha accompagnato Robert Crumb per un lungo periodo della sua carriera, dagli anni ’60 ai ’90; sgangherato, imbroglione, sempre pronto ad approfittarsi del prossimo, Mr. Natural associa un aspetto divino, lunga barba bianca e semplici vesti, a furbizia e cialtroneria. Insieme alle sue si possono leggere le storie degli altri perdenti Shuman The Human e Flakey Foont.
Danijel Zezelj, Babilon, Eris Edizioni
Lavoro inizialmente concepito per la performance live Brooklyn Babylon che prevedeva live painting con musica dal vivo, e di cui si trova ancora traccia su Vimeo, arriva su carta, grazie a eris Edizioni, Babilon. Wordless novel che trae ispirazione dall’espressionismo tedesco, Babilon narra la storia di un sindaco che decide di costruire nella sua città la torre panoramica più alta del mondo e la storia del mastro falegname da lui chiamato per posizionare una giostra panoramica in vetta alla torre. L’artigiano diventa così complice della distruzione della città e dei rapporti umani che la tengono insieme. Favola di luce e ombra che racconta l’eterno conflitto tra il Bene e il Male, Babilon ci mostra il potere salvifico dei più piccoli.
Noah Van Sciver, 133 (one dirty tree), Oblomov Edizioni.
133 è il numero civico della casa in cui Noah Van Sciver è cresciuto e 133 (one dirty three) è un memoir grafico che ripercorre l’infanzia e l’adolescenza di uno dei talenti emergenti del fumetto americano. L’albo è un romanzo di formazione che registra il lento crollo di una poco abbiente e numerosa famiglia di mormoni con un padre depresso e il resto dei componenti che tira avanti come può. Una famiglia che potrebbe ricordare per certi versi quella della serie Shameless, con camere da letto troppo piccole e soldi sempre scarseggianti, una famiglia da cui è difficile riprendersi ancora dopo vent’anni.
Garth Ennis e Simon Coleby, Dreaming Eagles, SaldaPress. Traduzione di Leonardo Rizzi.
Garth Ennis dopo aver affrontato religione e soprannaturale in Preacher, con Dreaming Eagles si dedica a un altro complesso tema: l’ingresso dei primi piloti afroamericani nell’esercito statunitense durante la Seconda Guerra Mondiale. Alla storia, basata su fatti realmente accaduti, si intreccia un complicato rapporto padre-figlio. Tutto ha inizio negli anni ’60, quando il veterano Reggie Atkinson vede l’inasprirsi dei conflitti per l’uguaglianza razziale e comincia a temere per suo figlio. Su due piani temporali diversi i protagonisti sono sempre i tema dell’uguaglianza e della pari dignità.
Dash Shaw, Cosplayers, Coconino Press. Traduzione di Francesco Pacifico.
Classe 1983, Dash Shaw fa il suo debutto da noi con Cosplayers, albo che vede protagoniste Annie e Verti, due ragazzine che si divertono a girare film a zero budget che caricano su YouTube. Le due amiche sono anche cosplayer, con tutto ciò che ne consegue: frequentano convention, passano pomeriggi a cercare costumi, fanno binge watching di anime giapponesi. Dash Shaw, che Chris Ware ha definito “una specie di genio”, ci porta dentro un mondo dove realtà e fantasia si mescolano ed età adulta e adolescenza non sono poi così lontane come spesso crediamo.
Berliac, Sadbøi, Canicola. Traduzione di C. Calderone.
Berliac è uno dei principali esponenti dei così detti gaijin manga, fumetti dai caratteristici tratti giapponesi disegnati da autori occidentali, che in Sadbøi racconta la storia di un piccolo rifugiato accolto nella perfetta Scandinavia. Nel suo primo racconto lungo, l’argentino Berliac disegna un romanzo dove un ragazzino insieme alla sua banda, in un tarantiniano turbinio di avventure, sfrutta l’arte per fregare il sistema che tenta di incasellare tutto e tutti, senza pietà. “Può il crimine essere arte?”
Li Kunwu e Philippe Ôtié, Una vita cinese 3. Il tempo del denaro, add editore. Traduzione di Giovanni Zucca, prefazione di P. Ôtié.
Con Il tempo del denaro si conclude la trilogia iniziata con Il tempo del padre e proseguita con Il tempo del partito. In questo volume, che dagli ’80 arriva sino ai giorni nostri, i due autori prendono le mosse dalla fine della rivoluzione culturale per raccontare lo straordinario boom economico che in poco più di vent’anni ha portato la Cina a essere uno dei principali player sullo scacchiere mondiale. Sempre intrecciando le vicissitudini personali alla storia cinese come nei precedenti episodi, Li Kunwu raggiunge la pienezza autoriale, alla continua ricerca, anche grazie a Philippe Ôtié di un raffronto costruttivo tra Oriente e Occidente.
Jeff Lemire, Niente da perdere, Bao Publishing. Traduzione di Leonardo Favia.
Questa è una storia che potrebbe ricordare Manchester by the sea: c’è un uomo che per propria volontà vive ai margini della società, rifuggendo un passato doloroso, e che a un certo punto viene messo di fronte a una scelta che potrebbe costargli tutto. Jeff Lemire, prolifico autore canadese, ha confezionato un romanzo con protagonista un ex giocatore di hockey, grande passione dell’autore, battuto dalla vita a cui viene data una inaspettata occasione di riscatto: che cosa farà? Fumetto allo stesso tempo intimista e violento, ci mostra uno dei tanti lati di Lemire, fumettista in grado di destreggiarsi tra i generi più disparati.
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