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Recentemente in Inghilterra la National Literacy Trust, un'associazione culturale senza scopo di lucro, ha condotto uno studio per indagare come i bambini rispondono alla lettura digitale: i risultati non sono particolarmente sorprendenti: che l'eBook possa avere un ruolo di stimolo per la lettura lo abbiamo sempre sospettato ma soprattutto auspicato e sperato; che bambini e ragazzi leggano mediamente un po' più degli adulti, complice anche la scuola, si sa (secondo i dati Istat relativi al 2014 l'età in cui si legge di più, almeno in Italia, è quella tra gli 11 e i 14 anni). Sapevamo anche che la maggior parte dei bambini americani utilizzano tablet e eReader abitualmente; però le ricerche della National Literacy Trust danno qualche spunto interessante per riflettere sul perché e il per come la lettura digitale può giovare ai giovanissimi.
I dati presentati sono relativi a un campione di 468 bambini, e il progetto è durato circa 4 mesi. Diciamolo subito, pare che ai bambini l'eBook faccia bene, e che ci sia un incremento nelle performance di lettura, anche se qualcosina di poco chiaro c'è. Il paramentro utilizzato è l'età di lettura, misurata in mesi: lo studio afferma che i bambini hanno avuto una maturazione media di 8 mesi. Si può supporre che l'età di lettura si basi sui classici paramentri con cui si misurano le abilità di lettura (comprensione, correttezza e rapidità), ma lo studio in merito è un po' misterioso. Altro dato rilevante è che la percentuale di bambini con difficoltà di lettura è diminuita parecchio, dal 28% al 15,9%.
Comunque, diciamo la verità, chissenefrega delle performance di lettura. La cosa importante è che i bambini si sono presi bene con i libri: per l'86,4% dei piccoli lettori l'esperienza del digitale ha portato ad un aumento del divertimento e della motivazione. Per spiegare perché bisogna rifarsi ai commenti dei diretti interessati, che hanno sottolineato aspetti pratici (ad esempio la possibilità di zoomare contro la scomodità delle scritte troppo piccole sui libri cartacei), ma anche social. Ecco ad esempio cosa ha detto uno dei bambini:
When you read on paper, it’s a bit boring, unless it’s something you’re really into and you might get into it. On a tablet, it feels more interesting – it reminds me of when I’m texting someone and I don’t like reading so it makes it a bit more interesting.
Leggere sulla carta è un po' noioso, a meno che il libro sia veramente bello e allora può coinvolgerti. Sul tablet sembra più interessante – mi ricorda quando sto mandando un messaggio a quelcuno, e a me non piace leggere quindi è un po' più interessante.
Come dire, se lo fai su un tablet, leggere inizia a somigliare di più alle attività che si fanno online – chttare, navigare ecc. e allora diventa inifitamente più interessante. L'abito fa il monaco, e il supporto, in quanto tecnologico, ha il magico potere di desfigatizzare un libro noioso, e in generale la lettura; come quando un vestito è brutto, ma se è all'ultima moda e di un marchio affermato allora se lo mettono tutti. I nativi digitali inglesi percepiscono la carta come un supporto un po' sfigato di natura, e la lettura stessa come attività che non fa proprio schizzare in alto la popolarità. Il digitale consente un buon compromesso, perché la fighitudine del tablet può tamponare il problema del libro noioso e dell'attività anti-social; della serie, se bisogna piangere, meglio farlo sui sedili di una Rolls Royce. Questo atteggiamento è stato abbastanza diffuso nei bambini campione, tanto che Irene Picton, la research manager dell'associazione, ha affermato:
Our research found that technology can transform children’s attitudes towards reading. Being seen reading on a tablet or smart phone is different to being seen with a book and this influences how much time pupils spend reading.
Dalla nostra ricerca è emerso che la tecnologia può trasformare l'atteggiamento dei bambini verso la lettura. Essere visti leggere su tablet o smartphone è diverso che essere visti con un libro, e questo influenza la quantità di tempo che i bambini passano leggendo.
E dire che per un attimo avevamo intravisto una piccola rivincita della carta tra i giovani lettori americani: qui, parlando del calo delle vendite degli eBook negli USA, avevamo notato che per le categorie bambini e Young Adult le vendite di libri cartacei erano addirittura aumentate. Sarà che per gli inglesi lo spettro della sfiga fa più paura. Io resto convinta che qualsiasi cosa serva ad aumentare la lettura vada bene, tanto più se poi si parla di bambini e ragazzi, quindi dei lettori di domani; e se l'eBook può servire a sentirsi meno sfigati, se la natura tecnologica del supporto può aumentare il piacere della lettura, ben venga. Però la cosa mi fa un po' di tristezza.
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