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E il vincitore del Premio Strega edizione 2015 è… (rullo di tamburi) Nicola Lagioia, con La Ferocia!
Nicola Lagioia, classe 1973, scrive da relativamente poco: il suo primo romanzo, Tre sistemi per sbarazzarsi di Tolstoj (senza risparmiare se stessi), è stato pubblicato da minimum fax nel 2001, ed ha subito vinto il premio Lo Straniero. La sua penna si è poi resa molto produttiva, e diremmo anche socialmente impegnata, continuando con Occidente per principianti (Einaudi, 2004), Patrie impure (Rizzoli, 2003), La qualità dell'aria (Minimum Fax, 2004, con Cristian Raimo), Babette Factory (Einaudi Stile Libero, 2005, con Francesco Pacifico, Francesco Longo e Christian Raimo), Babbo Natale. Ovvero come la Coca-Cola ha colonizzato il nostro immaginario collettivo (Fazi, 2005), Semi di fico d'India (Nuovadimensione, 2005), Periferie (Laterza, 2006), Deandreide (Biblioteca Universale Rizzoli, 2006), Ho visto cose (Biblioteca Universale Rizzoli, 2008), La storia siamo noi (Neri Pozza, 2008). Non male.
La Ferocia (candidato anche per La Coppa dei Lettori di Finzioni Magazine) è un libro in grado di tenere col fiato sospeso: Clara, figlia di un uomo ricco e importante, viene trovata morta e il suo corpo, la sua vita, le sue relazioni col mondo e con la famiglia diventano un centro nevralgico sui cui accanirsi per risolvere le indagini.
Abbiamo seguito la serata dello Strega dalla platea, grazie alla nostra Egle che si adoperava con gli aggiornamenti su #Stregoni, e celebriamo Nicola Lagioia con Tassoni ghiacciate e Strega a collo di bottiglia — come ha giustamente fatto anche lui. Cin!
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