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Gli audiolibri di Penguin Random House entrano nel catalogo di Scribd

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Abbiamo appena finito di raccontarvi di come i grandi editori statunitensi hanno accolto positivamente l'apertura della libreria online di Oyster, ed ecco che Penguin Random House prosegue sulla strada dei servizi ad abbonamento: stavolta l'altro attore in scena non è Oyster ma Scribd, e di mezzo non ci sono gli eBook ma gli audiolibri. Il colosso dell'editoria americana ha stretto un accordo con Scribd, mettendo a disposizione dei suoi abbonati i propri audiolibri, comprese le ultime uscite degli autori più gettonati (c'è pure la saga di Game of thrones, che cosa si può chiedere di più??). Il catalogo di audiolibri di Scribd, che è stato lanciato nel 2014 con circa 30.000 titoli, si inciccisce parecchio e raggiunge una consistenza di ben 45.000 nuovi audiolibri, che gli abbonati di Scribd potranno scaricare liberamente al modico prezzo di 8,99 $ al mese.

La cosa interessante degli audiolibri è che secondo Scribd essi hanno il pregio di stimolare la lettura di eBook: anzitutto gli utenti che leggono grazie a Scribd sono raddoppiati da quando, nel novembre 2014, gli audiolibri sono stati introdotti nel catalogo; inoltre gli ascoltatori di Scribd leggono anche eBook, mentre è molto più raro che i lettori di eBook provino anche gli audiolibri. Questo significa, come sostengono Jared Friedman e Trip Adler, i due fondatori di Scribd, che l'audiolibro è in grado di promuovere la cross-lettura (che non credo esista come parola, ma rende l'idea della lettura su diverse tipologie di supporto). A Scribd rimane un problema da risolvere per soddisfare appieno le esigenze dei suoi utenti: essi infatti ritengono fondamentale poter avere lo stesso titolo sia in versione audio che eBook, ma questo non sarà possibile con la pubblicazioni dei grandi editori finché questi non decideranno di cedere ai servizi all you can read (oppure finché Scribd non aprirà anche lui il suo eBook store…). Pare quindi che i due colossi dei libri in abbonamento stiano prendendo provvediementi per colmare i vuoti esistenti nei loro cataloghi.

L'altro aspetto che va sottolineato è la strategia di Penguin Random House, che, pur rifiutandosi di rendere disponibili i suoi eBook nei cataloghi dei servizi ad abbonamento, non disdegna questi nuovi attori del panorama della distribuzine editoriale, e procede verso di loro un po' per volta. Quindi mette a disposizione di Oyster gli eBook, ma solo per la libreria online e non per il servizio di streaming; a quello si apre solo con gli audiolibri, tramite l'accordo con Scribd. Con Scribd e non con Oyster, innanzitutto perché Oyster ancora non distribuisce audiolibri, ma forse anche perchè è più prudente tenere aperto più di un canale. 

Tutto questo risponde anche a una regoletta del marketing che suggerisce di differenziare le linee di prodotti a seconda del canale distributivo, onde evitare che i canali inizino a farsi la guerra fra loro. In questo caso, al canale servizi ad abbonamento corrisponde il prodotto audiolibro, mentre al canale libreria online va il prodotto eBook. Perché è vero che il libro è un prodotto speciale, ma applicare anche a lui un po' di sana strategia può essere una buona idea.

E mentre scrivevo questo articolo mi è sorta spontanea la domanda: chissà come reagiranno gli editori nostrani quando i servizi ad abbonamento arriveranno anche in Italia? Perché da noi le innovazioni sono un po' come il Natale: quando arrivano arrivano, ma prima o poi si può star certi che arrivano. 

 

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