È ormai da qualche giorno che si sente parlare di James Patterson e della sua folle idea promozionale per il suo prossimo romanzo. Sorprendentemente, e forse questo non è un bene per l'autore, la sua folle idea non ha suscitato tutto lo scalpore desiderato — almeno, non quaggiu in terra italica.
Ma facciamo un passo indietro: come riporta Wired, giusto da ieri 26 Gennaio è online il sito promozionale per il nuovo libro di James Patterson, autore plurimiliardario (davvero ricco sfondato) e molto popolare negli States famoso per la sua filantropia nei confronti della causa a favore della lettura e dell'industria libraria. L'autore, infatti, già in passato aveva lanciato la campagna #SaveOurBooks e donato un milione di Dollari in favore di librerie e biblioteche.
Stavolta, però, l'iniziativa salva-libri dello scrittore ha assunto una sfumatura quantomeno bizzarra: Private Vegas, il nuovo romanzo di Patterson, è infatti acquistabile dal sito sopra menzionato alla modica cifra di $294,038 — duecentonovantaquattrimilatrentotto Dollari. Acquistando Private Vegas in versione hardcover e ripiena di esplosivo, l'avventuroso acquirente riceverà anche un biglietto aereo diretto verso un luogo ignoto, dove lo attenderanno due notti in un hotel di lusso, una cena con l'autore, l'intera collezione autografata delle sue opere sul personaggio Alex Cross, un binocolo d'oro con le iniziali di Patterson… ed una squadra di artificieri. Perché facciano brillare il libro.
Meno elettrizzante, sicuramente più noiosa, è l'alternativa digitale: mille eBook di Private Vegas sono disponibili al download gratuito, ma come per le soffiate dell'Ispettore Gadget, si autodistruggeranno, dopo 24 ore.
La trovata è eccentrica, e certo non mira soltanto a sensibilizzare il pubblico di lettori e non-lettori alla causa del libro: probabilmente, infatti, non è grazie al sogno di quest'esperienza estrema che i ragazzi americani saranno invogliati a leggere, o che le librerie indipendenti si salveranno. Nemmeno grazie ad una donazione di $294,038. Perché se il mondo delle librerie si sta avviando verso la sua fine, probabilmente si tratta di un'evoluzione naturale, di darwinismo culturale, e i grandi gesti come questo possono servire soltanto a rimandare una fine che è già scritta.
Ma per chi crede che il futuro del libro e delle librerie indipendenti sia ancora tutto da decidere, allora forse un approccio più utile al problema potrebbe risiedere nell'educazione dei bambini. E non nell'educazione scolastica, badate bene, ma in quella casalinga: instillare nei piccoli l'amore per i libri, la gioia della lettura e il brivido di un viaggio dell'immaginazione porterà forse a più risultati di una bomba da quasi trecentomila Dollari.
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