L'attesa è finita. Ci eravamo lasciati con la dozzina e pochi minuti fa è stata finalmente annunciata la tanto attesa cinquina dei finalisti del Premio Strega 2014. Okay, ci rendiamo conto che non si tratta di una notizia al pari del gran finale della nostra Coppa dei Lettori, ma bisogna pur parlarne, per dovere di cronaca. Sorprese? Non sorprese? Polemiche? È tutto un magna magna? Ora discutiamo di tutto, state tranquilli. Qui di seguito, intanto, trovate la lista dei superstiti tra cui si nasconde il futuro vincitore.
1) Non dirmi che hai paura di Giuseppe Catozzella, edito da Feltrinelli e presentato da Giovanna Botteri e Roberto Saviano (già fresco vincitore del Premio Strega Giovani): 57 voti
2) Il padre infedele di Antonio Scurati, edito da Bompiani e presentato da Umberto Eco e Walter Siti: 55 voti
3) Il desiderio di essere come tutti di Francesco Piccolo, edito da Einaudi e presentato da Paolo Sorrentino e Domenico Starnone: 53 voti
4) La vita in tempo di pace di Francesco Pecoraro, edito da Ponte alle Grazie e presentato da Giuseppe Antonelli e Gabriele Pedullà: 49 voti
5) Lisario o il piacere infinito delle donne di Antonella Cilento, edito da Mondadori e presentato da Nadia Fusini e Giuseppe Montesano: 46 voti
La prima cosa da considerare è anzitutto che si tratta di una votazione molto combattuta. Stando a questi numeri, non c'è ufficialmente un super favorito. Certo, si parla di Piccolo da mesi, ma non significa nulla, come non significa nulla questa classifica provvisoria, in realtà. Elisa Ruotolo con Ovunque, proteggici (recensito qui dalla nostra Cecilia Lazzaroni), ad esempio, è arrivata sesta, con 43 voti, staccata di un niente dalla Cilento. Più considerevole il divario con i restanti titoli della dozzina. Marco Magini con Come fossi solo (che ha recensito qui Cristina Farneti) ottiene 22 voti; Bella mia di Donatella Di Pietrantonio 19 voti; Gipi con unastoria 17 voti (nonostante l'approvazione del Sesta), così come La terra del sacerdote di Paolo Piccirillo (che però se ne deve fregare perché è nella cinquina della Coppa dei Lettori); Giuseppe Munforte arriva a 13 voti con Nella casa di vetro e Giorgio Pressburger chiude a 10 voti con Storia umana e inumana.
Insomma, nonostante abbia già vinto il Premio Strega Giovani, Catozzella approda al finalone e punta dritto anche al Premio Strega Senior. Scurati ci riprova, dopo aver perso per un voto nel 2009 contro Scarpa (anche se c'è questa storia dell'autoplagio che non ho capito). Piccolo non delude le aspettative, Pecoraro fa contenti quelli che hanno amato il suo romanzo (come il sottoscritto) e Antonella Cilento diventa l'unica donna in finale, difendendosi alla grande. Qualcuno di voi sarà deluso, qualcun altro contento, a molti non importa proprio un bel niente. Dopo il digiuno della scorsa edizione, il Gruppo Mondadori torna a mostrare i muscoli, con due titoli su cinque in finale. Si conferma Feltrinelli e rientra Ponte alle Grazie dopo due anni. Ma queste sono solo fredde statistiche, dinamiche alte che a noi lettori interessano fino a un certo punto. Per vedere chi si beccherà la bottiglia di Strega dobbiamo aspettare il 3 luglio. Nel frattempo, possiamo capire se ci interessa avere un preferito. Io ce l'ho, e voi?
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