La mia famiglia andava a rotoli, e lo stesso accadeva alla mia vita scolastica. Mi astenevo allegramente dall'eseguire letture e prove scritte, informando di proposito l'insegnante dei problemi che avevo a casa, e non perdevo occasione per abituarmi all'idea che forse anche io avrei fatto parte di una famiglia divisa. A Jenny Penny dissi che probabilmente i miei genitori si sarebbero separati.
«Per quanto tempo?» mi chiese.
«Per tutto il tempo che sarà necessario» risposi, ripetendo le ultime, drammatiche parole di mia madre; le parole che per caso le avevo sentito pronunciare mentre, con aria di sfida, sbatteva la porta in faccia a mio padre.
(pag. 83)
Le sensazioni contrastanti dominano tutta la narrazione. Vi chiederete continuamente se il libro valga il tempo che gli state dedicando. Se quei personaggi strampalati valgano un ulteriore sforzo di lettura. La narrazione non sempre lineare e i discorsi diretti volutamente non sempre chiari vi diranno, vi urleranno di chiudere e lasciare il tutto lì, incompiuto. Ma non ascoltateli. Andate avanti. Leggete di Elly che aveva un coniglio. Leggete di Elly che diventa grande. E diventate grandi con lei.
Il libro è Quando dio era un coniglio di Sarah Winman, Mondadori, 2011
Titolo originale: When god was a rabbit
Una lettura leggera, perfetta che dà speranza a chi cerca conferme sulla sostanziale bontà del mondo, o almeno del proprio angolo di mondo. Dopo il comfort food, il comfort book. Un libro divertente, a tratti esilarante, una splendida storia sull'amicizia,sulla famiglia, sull'infanzia, sulla perdita e sull'amore. Peccato che non spicchi il volo. Peccato non riesca a decollare.
Dashes
- Sarah Winman, originaria dell'Essex, è una nota attrice di cinema, teatro e televisione
- La storia ha come due estremi temporali il 1968 e il 2001 al momento dell'attacco alle Torri Gemelle: due anni fondamentali del nostro presente
- Il libro ha vinto numerosi premi fra i quali il New Writer Of The Year
- La giovane protagonista Elly cita Nietzsche in più occasioni
- Nonostante il libro non sia autobiografico l'autrice ha dichiarato che parte dei fatti narrati sono accaduti nella sua vita o ne è stata in qualche modo toccata
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