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Oyster ottiene un mega finanziamento

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Photo credit: Startups.fm

Dell'introduzione del concetto di streaming nel mondo degli ebook vi abbiamo già parlato altre volte: l'ultima notizia riguardava i nostri adorati cugini d'Oltralpe, con la piattaforma Youboox lanciata meno di un mese fa. La novità è l'investimento ricevuto da Oyster e la sua ingente consistenza (per usare un eufemismo): 14 milioni di dollari, per gentile concessione di uno dei venture capital americani più importanti, Highland Capital Partners. 

Nonostante la cifra stanziata, Oyster in realtà è una startup relativamente piccola, nata a New York meno di un anno e mezzo fa e che, almeno per ora, ha dei difetti difficilmente ignorabili, come l'assenza di vere e proprie novità editoriali: (tutti i libri sono 'vecchi' almeno di un anno) o il fatto che è utilizzabile solo da chi possiede una carta di credito americana. Questa l'offerta di Oyster: con 9,95$ al mese si ha accesso illimitato al catalogo di oltre 100.000 titoli, o da un browser qualsiasi o scaricando l'applicazione, disponibile però solo per device di casa Apple (da aggiungere alla lista dei difetti direi). Al momento la sua concorrente principale è sicuramente la veterana Scribd: 8,99$ al mese, permette di leggere anche su dispositivi Android, anche offline, e su tutti gli ebook reader NON con e-ink (cassato, per dire, il Kindle classico), e in ultimo è valido in tutto il mondo.

È facile immaginare che con 14 milioni di dollari da spendere, lo scenario potrebbe rapidamente mutare: nelle intenzioni del founder e CEO, Eric Stromberg, questi soldi dovrebbe servire innanzitutto per sviluppare la versione Android dell'applicazione e per aggiungere membri al team che al momento non supera le dieci risorse. Anche senza essere dei maghi dei numeri si intuisce che, una volta portati a termine questi obiettivi, potrebbero avanzare un bel po' di soldi: speriamo vengano investiti nella correzione dei difetti di cui sopra e soprattutto nell'ampliamento del catalogo. Pop corn alla mano per vedere come risponderà, ad esempio, un colosso come Amazon: al momento la sua contro-offerta per i vari Kindle consiste in un abbonamento annuale di 79$ e 370.000 titoli totali ma se ne può scaricare solo uno al mese. Niente a che vedere con l'offerta 'da biblioteca' di queste nuove piattaforme di streaming. Jeff Bezos non sarà l'unico ad avere sonni agitati: anche se queste realtà sono ancora neonate, è palpabile la preoccupazione degli editori che questi abbonamenti mensili finiscano per far calare drasticamente il prezzo degli ebook, facendo danni a 360°. Ma neanche gli editori sono senza colpa: non dimentichiamo la cessione dei dati sulle abitudini dei lettori, che appunto editori e società varie utilizzano per 'andare sempre più incontro ai desideri del pubblico' aka rischiare di sfornare robaccia che però sia a colpo sicuro. 

 

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