
Il Natale è vicino, dunque anche le vacanze; suppongo che capiterà a tutti di partecipare a qualche festa o evento più o meno glamour e più o meno divertente. In un'epoca in cui va tanto di moda la figura dell'organizzatore di eventi, che se non lo chiami la festa non è cool e poi non la puoi chiamare party che suona (dicono!) meglio, ho pensato: vediamo come se la cavavano a fare i PR i personaggi della letteratura e a quali feste da loro organizzate avrei partecipato volentieri.
Ecco la mia Top5 festaiola:
1. Gatsby's parties: lo ammetto, avrei fatto di tutto per essere invitata a una delle sue sontuosissime feste nella villa di Long Island; avrei cercato Jay Gatsby tra la folla, come tutti quelli che, pur partecipando ai suoi party, non lo avevano mai visto prima e cercavano di immaginare chi potesse essere. Magari avrei fatto lo sgambetto a Daisy e le avrei rubato il pellicciotto, ma questa è un'altra storia, ormai lo sanno tutti che non mi sta simpatica neanche un po'. Immagino la musica suonata da un'intera orchestra e ballare il charleston tra stelle di Broadway, ricchi magnati, musicisti e produttori cinematografici, con piume, frange e perle come se piovesse.
2. Il ballo del Gattopardo: di recente ho visto in tv la villa palermitana nella quale è stata girata la famosa scena del ballo del film tratto dal romanzo di Tomasi di Lampedusa. La sala in questione è la sala degli specchi, barocca e meravigliosa; di certo non doveva essere molto diversa da quella in cui lo scrittore immaginò quella festa. Un valzer col vecchio e affascinante principe l'avrei fatto volentieri, per poi tuffarmi sui dolci: cassate, cannoli, paste di mandorla, frutta martorana; certo, con garbo, siamo sempre a un ballo.
3. Il matrimonio di Peleo e Teti: il mito vuole che tutto sia iniziato lì, con il pomo della discordia, con Paride costretto a scegliere la più bella tra le dee. Pagherei per vedere le facce di Era e Atena quando Paride consegna la mela a Afrodite.
4. Black and White Ball: è la festa di cui parla Don De Lillo in Underworld, un ballo in maschera organizzato da Truman Capote che si tenne realmente nel novembre del 1966 all'Hotel Plaza di New York. Anche qui ospiti ricchi e famosi. Nel libro De Lillo si domanda:
Si sono mai viste così tante persone riunite in un posto allo scopo di essere ricche, potenti e disgustose insieme?
In ogni caso, a Capote piacque talmente tanto la sua nuova e improvvisa carriera di ospite d’onore delle feste che, nonostante avesse solo 42 anni, non scrisse più nulla. A questo punto, credo che l'avrei affiancato volentieri.
5. La festa di Satana ne Il Maestro e Margherita di Michail Bulgakov: Satana in persona prende un modesto appartamento, vi fa crescere una foresta tropicale, vi posiziona due immense sale da ballo illuminate da fuochi fatui e per finire, fa spuntare tre fontane dalle quali zampilla champagne: non mi sarei mossa di lì!
Scusa Caligola, ci vediamo un'altra volta, adesso non ho tempo… e se vedi un gallo mettilo nel forno! Cin cin.
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